Borse europee positive

Apertura positiva per le principali borse europee, sulla scia dei buoni rialzi di Wall Street, con i principali indici europei che registrano guadagni entro il punto percentuale. Positivi a Piazza Affari i titoli bancari, Buzzi Unicem, Exor, Enel Generali, Moncler, Stm, Diasorin, Snam e Unipol. Deboli Tenaris e Leonardo. Il Ministero dei Trasporti pubblica in serata i dati sulle immatricolazioni auto di settembre in Italia, dal Tesoro attesi i numeri sul fabbisogno statale sempre in settembre.

Wall Street ha chiuso positiva

La Borsa di New York ha chiuso l’ultima seduta del mese in rialzo grazie ai rassicuranti dati macroeconomici pubblicati in giornata ed all’ottimismo per l’approvazione di un nuovo piano di aiuti economici. Il Dow Jones ha guadagnato l’1,20%, l’S&P 500 lo 0,83% e il Nasdaq Composite lo 0,74%. A sostenere il sentiment, i dati che mostrano che i datori di lavoro privati Usa hanno intensificato le assunzioni a settembre e la lettura del Pmi di Chicago a 62,4 pts, livello più alto da dicembre 2018. A livello societario, bene i colossi tech Apple, Facebook, Amazon.com, Netflix e Google. Segno meno per Walt Disney (-1,05%). La società dell’intrattenimento ha annunciato un piano di licenziamenti di 28mila lavoratori nella divisione parchi a tema. Performance peggiore per Micron Technology (-7,39%), in seguito alle stime peggiori delle attese su ricavi e redditività per trimestre in corso.

Giappone: dati macro

In Giappone l’indice relativo al sentiment delle grandi aziende manifatturiere, emerso dal sondaggio trimestrale Tankan stilato dalla Bank of Japan, è salito a -27 pts dai -34 precedenti del trimestre terminato a giugno, al di sotto tuttavia dei -23 attesi dal consensus. Il miglioramento è stato il primo in 11 trimestri, dunque in quasi 3 anni. Reso noto anche l’indice PMI manifatturiero del Giappone di settembre, che si è attestato a 47,7 pts, confermando la fase di contrazione dell’attività economica giapponese, scatenata dagli effetti della pandemia da coronavirus. Il dato è tuttavia migliorato per il quarto mese consecutivo dal minimo record di 38,4 pts testato a maggio. Il valore di settembre è inoltre il più alto da febbraio di quest’anno.

Petrolio in rialzo

Prezzi del petrolio in lieve rialzo stamane, con il futures sul Brent che guadagna circa lo 0,50% a USD 42,50 il barile, stessa percentuale al Nymex per il Wti Usa a USD 40,40.

Borsa Tokyo ferma per problemi tecnici

Indicazioni molto scarne dall’azionario dell’Asia-Pacifico, dove la borsa di Tokyo ha interrotto la seduta a causa di problemi tecnici ai sistemi, e non è ancora chiaro quando riprenderanno le contrattazioni. I mercati cinesi con Hong Kong, Corea del Sud e Taiwan sono invece chiusi per festività nazionale. Positiva Sidney.

Obbligazionario

Poco mosso stamane il mercato obbligazionario, con il Bund future dicembre in calo di 20 tick a 174,32, il Btp future in rialzo di 10 bp a 147,68. Lo spread Btp/Bund è stabile a 138 pts, con il nostro decennale (dicembre 2030) che rende lo 0,87%.

Euro Dollaro a 1,1750

Dollaro in calo sui minimi da una settimana sulla scia del clima di maggior ottimismo per la ripresa Usa dopo i dati macro positivi di ieri e le speranze per un accordo sul pacchetto di aiuti. Il cambio euro/dollaro vale 1,1750, in rialzo dello 0,21%, il dollaro/yen invariato a 105,46 e il cross euro/yen scambia in rialzo di 0,23% a 123,84.

Agenda finanziaria

L’agenda macro odierna prevede la pubblicazione dell’indice Pmi manifatturiero delle principali economie del Vecchio Continente, Italia compresa, e il dato aggregato dell’intera Eurozona relativo al mese di settembre. In area Euro sono anche previsti i dati sui prezzi produzione e il tasso disoccupazione riferiti ad agosto. Nel pomeriggio in uscita anche il corrispondente Ism manifatturiero degli Stati Uniti. Sempre negli Usa in arrivo anche le nuove richieste settimanali di sussidi alla disoccupazione e il reddito e la spesa delle famiglie americane. Oggi è in programma la riunione del Consiglio Europeo, che proseguirà anche domani. Sul tavolo la questione della trasformazione digitale e le relazioni esterne, in particolare con Turchia e Cina.