Apertura positiva per le borse europee, con Piazza Affari che guadagna quasi un punto percentuale. Aggiornamento sui mercati a cura di UniCredit
Positivi i titoli bancari. Bene anche Leonardo, CNH Industrial, Telecom Italia, Stellantis ed Exor. In rosso, invece, Moncler, Nexi, STMicroelectronics e Campari.
Borse asiatiche negative
Azionariato asiatico negativo stamane, con il Nikkei 225 della borsa di Tokyo in ribasso del 2,05%, Hong Kong dell’1,32%, Shanghai in rialzo dello 0,41%, Seoul scende dello 0,71% mentre Sidney scende dello 0,94%. Dopo una seduta in negativo per Wall Street, alla riapertura degli scambi sui mercati asiatici la tendenza ribassista è stata confermata. Ovviamente a tenere banco è ancora l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia e la deriva sull’economia globale della guerra voluta da Vladimir Putin. Il presidente Usa Joe Biden è atteso alla rimozione dello status di “nazione favorita” negli scambi commerciali per la Russia, il che aprirebbe la porta all’imposizione di dazi, da parte di Washington e dei suoi alleati, su merci e materie prime esportate da Mosca.
Wall Street negativa
La Borsa di New York ha chiuso la seduta in ribasso a causa dei mancati progressi nei negoziati tra Russia e Ucraina e dall’impennata dell’inflazione (più alta degli ultimi 40 anni). Giù il settore energetico. Il Dow Jones ha perso lo 0,34%, l’S&P 500 lo 0,43% ed il Nasdaq Composite lo 0,86%. Tra i titoli in evidenza Amazon +5,41%. Il colosso dell’e-commerce ha annunciato uno split azionario con rapporto di 20 a 1. Lo split sarà sottoposto al voto dell’annuale assemblea degli azionisti il prossimo 25 maggio e sarà effettivo il 27 maggio successivo. Il trading rettificato dovrebbe iniziare invece il 6 giugno. Parallelamente Amazon ha annunciato l’approvazione del board anche di un nuovo piano di riacquisto di azioni proprie, senza scadenza, da USD 10 mld. Il buyback sostituisce quello da 5 mld del 2016 finora realizzato per 2,12 mld.
Petrolio in rialzo
Derivati sul greggio positivi stamane. Il futures sul Brent guadagna l’1,71% a USD 111,20 il barile, mentre WTI Usa sale dell’1,81% a USD 107,94.
Euro dollaro a 1,10
Il cross euro/dollaro vale 1,1001, in rialzo di 0,15%, mentre il cambio euro/yen si attesta su 128,43, in rialzo di 0,58% e il cambio usd/jpy scambia a 116,67 in rialzo di 0,46%.
Agenda Finanziaria
L’agenda macro di oggi, venerdì 11 marzo, presenta alcune indicazioni interessanti. La settimana si chiude con il Pil tedesco, la produzione industriale britannica e la fiducia dei consumatori calcolata dall’Università del Michigan. Sul fronte europeo, l’ONS (Office for National Statistics) ha reso noto che nel Regno Unito il PIL e’ cresciuto dello 0,8% a gennaio risultando superiore alla lettura precedente, pari a +0,1%, e alle attese (-0,2%). Il dato si conferma al di sopra del livello pre-pandemia di febbraio 2020, pari allo 0,7%. Sempre nel Regno Unito, la produzione industriale a gennaio è cresciuta delo 0,7% su base mensile dopo un incremento dello 0,3% del mese precedente. Il dato è risultato superiore alle attese degli analisti (+0,1%).
Ancora nel Regno Unito, in gennaio la bilancia commerciale ha registrato un deficit pari a GBP 26,5 mld, da un deficit di 12,4 mld di dicembre. Lo ha reso noto l’ufficio di statistica britannico. Gli analisti avevano stimato un deficit inferiore pari a 12,6 mld di sterline. In Germania, invece, l’Ufficio Federale di Statistica (Destatis) ha reso noto il dato definitivo relativo all’inflazione di febbraio. L’indice dei prezzi al consumo è cresciuto dello 0,9% su base mensile e cresciuto del 5,1% su base annuale. Nel mese di gennaio l’inflazione annua si era attestata a +4,9%. L’indice armonizzato ha mostrato un incremento dello 0,9% su base mensile (consensus +0,9%) e un rialzo del 5,5% su base annua, confermando le attese e il dato preliminare.
Redazione
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