Aggiornamento sui mercati a cura di UniCredit

 

Oggi è il gran giorno dell’aggiornamento relativo l’andamento dei prezzi al consumo statunitensi nel mese di giugno, un dato da cui dipenderanno le prossime decisioni di politica monetaria di Federal Reserve. Dopo il 4% di maggio, e il 9% di oltre un anno fa, gli analisti stimano un ulteriore raffreddamento della dinamica inflazionistica al 3,1%. Una contrazione più contenuta è invece stimata per l’indice “core”, quello calcolato al netto delle componenti più volatili, visto in riduzione dal 5,3 al 5 per cento. Intanto dal Giappone sono arrivati i numeri sugli ordinativi di macchinari, che in versione “depurata” hanno segnato un rosso del 7,6% (stime a +0,9%), e prezzi all’ingrosso, in riduzione dal 5,2 al 4,1 per cento (4,3%). La banca centrale neozelandese nella notte europea ha confermato il tasso di riferimento al 5,5% mentre nel pomeriggio l’istituto centrale canadese dovrebbe incrementare il benchmark dal 4,75 al 5%.

Sempre dal fronte banche centrali, la Bank of England oggi diffonde le minute e parlerà per bocca del governatore, Andrew Bailey. Mentre in serata la Fed diffonderà il Beige Book, il report con la copertina avana sullo stato di salute della prima economia.

Segno meno per il biglietto verde in attesa del dato relativo l’inflazione. In rafforzamento invece le divise oceaniche e lo yen (l’Eur/Jpy arretra dello 0,45% mentre lo Usd/Jpy scende dello 0,65%). In rialzo ieri di oltre 2 punti percentuali, il petrolio Brent torna a sfidare l’area degli 80 dollari.

Oggi il Tesoro collocherà Bot a un anno per 8 miliardi di euro (sul secondario il rendimento scambia in area 3,9%). Il rendimento del decennale italiano supera il 4,4%.

La giornata delle piazze azionarie europee inizia con il segno più in attesa delle importanti indicazioni macro che arriveranno in giornata. A Milano attenzione a Stellantis, ha riscontrato un problema su 29.000 pick-up Dodge Ram, e a Campari, bocciata da Citigroup a “neutral”.

Seduta in ordine sparso per i listini asiatici. Segno meno per il Nikkei in scia del rafforzamento della divisa nipponica mentre l’Hang Seng ha capitalizzato l’attesa di un ammorbidimento dell’approccio delle autorità cinesi nei confronti dei big tecnologici.

Acquisti sui listini a stelle e strisce in attesa dei dati relativi l’inflazione. Incremento dell’1,3% per Amazon in vista delle indicazioni che arriveranno dal Prime Day mentre il titolo di Microsoft ha segnato un +0,19% dopo il via libera di una giudice federale all’acquisizione di Activision Blizzard (+10,02%). Meno 0,28% per Apple, che ha aperto un negozio su WeChat, la maggiore piattaforma di messaggistica in Cina. Chiusura positiva per il terzetto formato da JPMorgan Chase (+1,56%), Wells Fargo (+0,99%) e Citigroup (+1,88%) che venerdì alzeranno il velo sui conti trimestrali.


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Redazione

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