La ricerca di bancari che vogliono lasciare lo sportello rappresenta tuttora uno dei cardini delle politiche di reclutamento delle reti.

Dario Di Muro, responsabile reclutamento reti di Fideuram-Intesa Sanpaolo Private Banking commenta: «Nell’ambito delle attività di reclutamento, il focus sui dipendenti di banca è stato negli anni molto importante per le reti della divisione Fideuram-Ispb, con oltre la metà dei reclutati che proviene da questo segmento. Recentemente il trend ha addirittura accelerato, arrivando a una proporzione di oltre l’80% sul numero totale dei nuovi ingressi». Aggiunge inoltre:

«Il profilo tipico è quello di un professionista con buone capacità relazionali e competenze tecniche, non necessariamente limitate alla gestione di portafogli, ma sempre più spesso orientate anche all’attività creditizia. La maggior parte dei candidati appartenenti a questo segmento ha alle spalle una significativa esperienza, ma il numero dei più giovani, i cosiddetti new talent, ovvero professionisti di età inferiore a 35 anni, sta crescendo velocemente. La motivazione principale alla base della decisione di cambiare è sempre la possibilità di seguire al meglio i propri clienti, per qualsiasi esigenza finanziaria si presenti loro e durante tutto il ciclo di vita, supportati da una struttura di offerta, di consulenza e di formazione all’avanguardia nel settore a livello non solo nazionale. La possibilità poi di avviare un’attività che potrebbe essere oggetto di un eventuale passaggio generazionale (padre-figlio) rappresenta per tutti un obiettivo molto stimolante. Certamente, anche le motivazioni economiche sono importanti, viste le grandi opportunità presenti e future, sebbene non siano mai la prima ragione alla base del cambiamento».