Cambiamento strutturale in corso per il Giappone. Il mercato azionario giapponese è una delle destinazioni più interessanti per la generazione di alpha nei portafogli globali. Chen Hsung Khoo Portfolio Manager, Research Analyst di Templeton Global Equity Group

Siamo al terzo anno di un cambiamento strutturale per le azioni giapponesi. La normalizzazione dell’economia dopo oltre trent’anni di deflazione è ben avviata, e le riforme aziendali sono ormai consolidate.
Per oltre un decennio, secondo il consenso di mercato le azioni giapponesi hanno rappresentato essenzialmente un riflesso del ciclo economico globale, ovvero un investimento “beta”. Questo era supportato dal fatto che circa il 60% dell’indice TOPIX è composto da aziende con significativi ricavi dall’estero, mentre i profitti interni erano frenati da stagnazione cronica e deflazione.
Il mercato azionario giapponese presenta caratteristiche uniche che contribuiscono a inefficienze persistenti. Per cominciare, la copertura da parte degli analisti sell-side in Giappone è significativamente inferiore rispetto a quella dei mercati sviluppati come Stati Uniti ed Europa. Altri fattori distintivi del mercato azionario giapponese includono una cultura dell’investimento azionario domestico meno sviluppata e una trascuratezza da parte degli investitori stranieri protrattasi per oltre trent’anni
La rinascita dello spirito imprenditoriale sta portando a consolidamenti settoriali e a una maggiore creazione di valore per gli azionisti, soprattutto da parte delle aziende che adottano riforme con maggiore determinazione
Man mano che si accumulano prove del fatto che i cambiamenti strutturali in Giappone sono destinati a durare, una domanda chiave che gli investitori globali dovrebbero porsi è: gli indici di riferimento offrono davvero un accesso adeguato alle migliori opportunità generate da questi cambiamenti?
Circa il 60% del benchmark TOPIX è composto da aziende con ricavi significativi provenienti dall’estero. In questo senso, gli investitori sono strutturalmente sottoesposti alle opportunità derivanti dalla normalizzazione dell’economia domestica giapponese. La velocità di attuazione delle riforme e il margine di miglioramento della redditività del capitale (ROE) possono variare notevolmente da un’azienda all’altra.
La gestione attiva è, con ogni probabilità, un approccio più efficiente per gli investitori globali che desiderano trarre vantaggio dai cambiamenti strutturali in atto in Giappone
La selezione attiva dei titoli può offrire agli investitori un’esposizione mirata verso le aziende vincenti nella fase di normalizzazione dell’economia domestica. Ad esempio, il ciclo pluriennale di spesa in conto capitale (capex) interna, avviato dopo tre decenni di sottoinvestimenti, ha favorito le aziende di ingegneria elettrica, che oggi godono di un potere di determinazione dei prezzi senza precedenti. Le prospettive di crescita degli utili per questo gruppo di aziende – che rappresentano meno dell’1% del benchmark TOPIX – sono tra le più forti di un’intera generazione. Di conseguenza, le aziende di ingegneria elettrica hanno sovraperformato significativamente il TOPIX negli ultimi tre anni.
Rocki Gialanella
Laurea in Economia internazionale presso l’Università degli Studi di Napoli ‘Federico II’. Ho abbracciato il progetto FondiOnline.it nel 2001 e da allora mi sono dedicato allo sviluppo/raggiungimento del target che ci eravamo prefissati: dare vita a un’offerta informativa economico-finanziaria dal linguaggio semplice e diretto e dai contenuti liberi e indipendenti. La storia continua con FONDI&SICAV.

