Carry interessante per gli investitori che destinano parte del portafoglio ai titoli high yield europei. Bond Bulletin a cura di J.P. Morgan Asset Management
L’incertezza internazionale non ha scalfito i fondamentali del mercato degli high yield bond europei. A maggio l’asset class ha ulteriormente rafforzato i fondamentali con le nuove emissioni lanciate da numerose corporate che sono andate a sostituire emissioni in scadenza. La buona risposta degli investitori ha consentito di attenuare l’incertezza sul futuro costo del denaro. Anche alcune operazioni di merger and acquisition (M&A) e il contenimento dei tassi di default hanno aiutato a migliorare il clima già favorevole all’asset class. Sul versante dei potenziali rischi, sono gli emittenti di alcuni settori (automotive, chimica) a dover fare i conti con gli effetti della politica commerciale di Trump. Al contrario, gli emiitenti Hy europei attivi nei settori telecom, utility e immobiliare sono focalizzate sui mercati interni e pertanto meno esposte alle turnolenze. Inoltre, l’eventuale scivolamento del Vecchio Continente verso la deflazione creerebbe maggiori margini per un taglio dei tassi da parte della Bce. I settori ciclici potrebbero trarne vantaggio.
Carry conveniente
Al momento i rendimenti complessivi (5,87% per l’indice HY) offrono un carry interessante, con breakeven efficiente nel caso di un ampliamento degli spread. Gli spread degli indici sono aumentati bruscamente dai 286 punti base (pb) di metà febbraio ai 450 pb dei primi di aprile. Da allora si sono ridotti a 346 pb e hanno subito solo variazioni marginali. Il rischio è che gli spread attuali non rispecchino i rischi derivanti da un sensibile incremento dell’aliquota doganale.
La moratoria ai dazi voluta da Trump ha alimentato una corsa degli emittenti HY al lancio di nuovi titoli per sostituire quelli in scadenza. Poiché la maggior parte delle diciannove emissioni erano rifinanziamenti, questi volumi non hanno fatto aumentare in misura sostanziale l’offerta netta. Nel mese di maggio, il mercato primario dell’High Yield europeo ha segnato un nuovo record: il 23 maggio 2025, l’offerta lorda di emittenti non finanziari è stata pari a 18,2 miliardi di euro.
Duration Breve e composizione settoriale, due punti di forza dell’asset class
In conclusione, secondo noi l’High Yield europeo offre un carry interessante, sostenuto da un quadro tecnico solido e da caratteristiche fondamentali difensive grazie alla sua composizione settoriale, alla sua duration breve e alla sua storicamente alta qualità creditizia.
Redazione
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