Mark Haefele, Chief Investment Officer di UBS Global Wealth Management

Il sentiment degli investitori è nuovamente sotto pressione a causa del riemergere delle preoccupazioni legate alle tensioni commerciali. La parola d’ordine è cautela. La volatilità dei mercati è destinata a persistere. Mentre gli investitori cercano di assimilare i nuovi sviluppi sui dazi e i dati economici in arrivo dagli Stati Uniti.

Mark Haefele

Rimangono presenti anche i timori di natura fiscale e un crescente livello di tensione geopolitica.

Nonostante questo contesto incerto, le prospettive per le azioni statunitensi nei prossimi 12 mesi restano positive. E vi sono strategie efficaci per gestire la volatilità di breve periodo al fine di cogliere opportunità di crescita nel lungo termine.

I periodi di volatilità o correzione rappresentano occasioni utili per aumentare gradualmente l’esposizione all’azionario statunitense o a portafogli bilanciati.

Un approccio graduale al mercato può infatti offrire un posizionamento favorevole per beneficiare di potenziali rialzi nel medio-lungo termine, mitigando al contempo i rischi legati al timing.

Anche le strategie di conservazione del capitale possono rivelarsi strumenti preziosi per contenere le perdite nel breve periodo.

ll gradimento della Cina ha superato quello degli Stati Uniti

I dati di un sondaggio condotto su adulti in 41 paesi rivelano che il gradimento netto medio globale (percentuale di approvazioni meno la quota di disapprovazioni) degli Stati Uniti è diminuito drasticamente dall’inizio dell’anno, quando si attestava intorno a +20.

Ha raggiunto un minimo ad aprile, prima di recuperare leggermente dopo la sospensione dei dazi tra Stati Uniti e Cina, raggiungendo infine -1,5 alla fine di maggio.

Al contrario, la Cina ha iniziato l’anno con un indice di gradimento netto intorno allo zero, che da allora è salito a +8,8.

Opportunità per gli investitori 

Cautela, sì. E diversificare selettivamente i portafogli geograficamente, anche in Europa, small e mid cap dell’UEM e mercati asiatici con i titoli tecnologici cinesi, indiani e taiwanesi.

Inoltre, crediamo che oro, hedge fund e strategie di conservazione del capitale siano strumenti per affrontare i rischi politici futuri. Ciononostante, continuiamo a raccomandare un’allocazione strategica completa alle azioni statunitensi e prevediamo un rialzo dell’S&P 500 nei prossimi 12 mesi.

 


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