Il CFA Italy Radiocor Sentiment Index risale a maggio a -38,5 punti, con un incremento di 16,5 punti rispetto al mese precedente

Dopo il forte calo registrato a maggio, migliora leggermente il sentiment degli operatori finanziari: il CFA Italy Radiocor Sentiment Index risale a -38,5 punti, con un incremento di 16,5 punti rispetto al mese precedente. È quanto emerge dall’edizione di giugno del CFA Italy Radiocor Financial Business Survey, realizzata in collaborazione con Il Sole 24 Ore Radiocor e condotta tra il 19 e il 31 maggio 2025 tra i soci di CFA Society Italy.

Il sondaggio rileva una valutazione ancora incerta della situazione attuale, con le economie italiana, europea e statunitense percepite in un contesto di stabilità o lieve peggioramento.

Guardando però alle prospettive per i prossimi sei mesi, il sentiment si mostra in recupero: il 15,4% degli intervistati prevede un miglioramento delle condizioni macroeconomiche in Italia (+10,4 punti rispetto a maggio), il 30,8% stima condizioni stabili (-4,2 punti), mentre il 53,8% si attende un peggioramento (-6,2 punti). L’indicatore sintetico, che rappresenta la differenza tra ottimisti e pessimisti sull’economia italiana, si attesta così a -38,5 punti.

Le aspettative migliorano anche per l’economia europea nel suo complesso, mentre si conferma estremamente negativo il sentiment sull’economia statunitense.

Sul fronte inflazione, le previsioni degli analisti divergono tra Europa e Stati Uniti: sebbene infatti vi siano aspettative per un rialzo del costo della vita in entrambe le aree, questo è più evidente negli USA, per via del possibile maggior impatto causato dall’introduzione delle tariffe alle importazioni nel Paese.

Questa divergenza inflattiva si riflette nelle attese di politica monetaria: gli operatori si aspettano un taglio dei tassi da parte della BCE, mentre rimane maggiore incertezza sulle future mosse della Federal Reserve.

Sui tassi a lunga scadenza, l’azione della BCE potrebbe innescare una moderata discesa dei rendimenti, pur in misura minore rispetto ai tassi a breve, generando un irripidimento della curva in Europa. Questo sarebbe più marcato negli USA, dove gli analisti italiani si attendono addirittura un rialzo dei tassi, alla luce delle notizie che, nel mese, hanno evidenziato un possibile peggioramento del deficit fiscale.

Per quanto riguarda l’andamento degli indici azionari permane, come lo scorso mese, il rischio di maggiori ribassi per la borsa USA rispetto a quella Italiana ed ai benchmark europei (queste ultime viste pressoché stabili).

Sul mercato valutario, permane invariata l’attesa per un progressivo deprezzamento del dollaro mentre lo yen è atteso stabilizzarsi contro euro.

Infine, per quanto riguarda il petrolio, dopo le correzioni al ribasso osservate nei mesi scorsi, gli analisti prevedono ora una sostanziale stabilità dei prezzi.

Andrea Dal Santo, CFA, Managing Partner BlueVal, ha così commentato:

I dati aggregati del CFA Society Italy sentiment index riflettono un quadro congiunturale in deterioramento – in particolare in USA – accompagnato da rallentamento economico e inflazione (stagflazione); contesto storicamente di difficile gestione per le banche centrali, in particolare per la Fed dato il doppio mandato. Coerentemente, gli intervistati propendono per un peggioramento degli indici azionari – in particolare dello Standard and Poor’s 500 – accompagnato da rotazione verso titoli meno ciclici come le telecomunicazioni e i servizi di pubblica utilità.

La prevista contrazione del dollaro, in contrasto con le correlazioni storiche, suggerisce una crescente sfiducia degli intervistati nella capacità dell’economia USA di affrontare future sfide e cambiamenti. 

In particolare, in USA consumatori e imprese rimangono pessimisti sulla congiuntura, la forte fase di cambiamento sta producendo incertezza nelle decisioni delle imprese e un sentiment negativo da parte dei consumatori. Le operazioni di M&A e il commercio estero sono particolarmente esposti; le imprese sono guardinghe nell’affrontare nuovi piani di investimento in particolare verso l’estero. Tuttavia, storicamente, simili fasi di cambiamento hanno offerto grandi opportunità per investitori e imprese capaci di innovare negli investimenti (hedging/asset allocation/strumenti) o nelle operazioni (partnership strategiche, royalties, outsourcing, prodotti, marketing). In questa fase, ritengo sia essenziale guardare oltre il noise informativo focalizzandosi sui fondamentali finanziari ed economici, preziosa bussola in questa complessa fase di cambiamento.”


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Redazione

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