Sono ormai cinque anni che CheBanca!, istituto bancario del gruppo Mediobanca, è entrato nella consulenza finanziaria.

Duccio Marconi, che dal settembre 2021 è vicedirettore generale di CheBanca!, come direttore centrale consulenti finanziari dal 2017, ha praticamente costruito da zero (o quasi) l’attuale rete di advisor. Con un’esperienza pluriventennale nel settore, Marconi è stato chiamato per dare slancio al progetto della rete dei consulenti finanziari di CheBanca!, che prevede, in linea anche con il piano strategico del Gruppo Mediobanca, un più ampio percorso di crescita nella gestione dei risparmi e degli investimenti al servizio di imprenditori, manager e delle famiglie benestanti italiane. 

L’attuale responsabile della rete dei consulenti proviene da Credem dove ha trascorso gran parte della sua carriera ricoprendo ruoli di responsabilità crescente; da ultimo, a partire dal 2010, quello di direttore commerciale rete promotori finanziari. 

Intanto un po’ di numeri. La vostra rete ha ormai cinque anni, dei quali due passati in compagnia del Covid, e si può sicuramente definire ancora giovane: quali sono stati i risultati raggiunti in questo quinquennio?

«A quasi cinque anni dal lancio della rete dei consulenti finanziari CheBanca! abbiamo superato la soglia dei 500 professionisti, con un portafoglio medio di oltre 15 milioni, e tagliato il traguardo degli 8 miliardi di masse. Questo importante risultato è stato raggiunto attraverso un ambizioso piano di crescita organica e facendo leva sui pilastri fondamentali del modello: digitalizzazione, architettura aperta e appartenenza al Gruppo Mediobanca, brand distintivo per solidità e reputazione. Abbiamo fondamenta solide che ci stanno supportando nel processo di crescita a fronte del quale, già nel 2023, consolideremo posizioni di primo piano nelle classifiche Assoreti, in primis diventando membro stabile del consiglio di direzione, obiettivo ambizioso in così breve tempo.

Grazie a una struttura manageriale forte e molto attiva nello sviluppo, cresciamo a ritmo serrato e in modo capillare sul territorio, ma siamo anche pronti a cogliere valide opportunità di crescita per linee esterne, laddove si presentassero».

Come vi ha cambiati il Covid: quali trasformazioni ha avviato o accelerato? 

«La rete CheBanca! sin dalla sua nascita ha puntato sul connubio tra digitale e fattore umano, valorizzando il proprio modello multicanale. Con la pandemia è cambiato drasticamente il modo di lavorare e il Covid ha accelerato la transizione verso una maggiore penetrazione del canale digitale come strumento di supporto nella gestione della relazione, che rimane comunque al centro del nostro modello. Le aziende che, come noi, hanno puntato con lungimiranza su infrastrutture tecnologiche avanzate, hanno reagito meglio alla crisi ricavandone un grande vantaggio competitivo. Ciò ovviamente non deve sminuire l’importanza della relazione fisica tra cliente e consulente, il cui ruolo è fondamentale, soprattutto nei momenti di crisi, per rassicurare il cliente guidandolo in modo adeguato nelle scelte di investimento. Continueremo a investire quindi sulla qualità delle nostre risorse attraverso percorsi formativi dedicati, così come sull’arricchimento della nostra offerta e sull’innovazione. Il 2022 sarà l’anno in cui completeremo la digitalizzazione della nostra piattaforma dedicata ai privati, con l’implementazione delle poche funzionalità rimaste scoperte, ma soprattutto lavoreremo a una piattaforma eccellente anche per le aziende, per l’operatività bancaria e a sostegno degli investimenti, arricchendo inoltre le linee di lending oggi esistenti. La pandemia ha inoltre accelerato l’utilizzo del digitale a supporto dell’attività commerciale dei consulenti, con una sempre maggiore concentrazione di queste attività sui social media. Abbiamo così lanciato una strategia social per i nostri 500 consulenti con l’obiettivo di guidarli nella costruzione di una pagina personale su Linkedin e sul web che crei un connubio sinergico e virtuoso tra corporate reputation e personal reputation». 

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