Questo mese l’inchiesta Fondi&Sicav.it ha trattato il tema “Corporate bond investment grade”.

Abbiamo chiesto alle principali società di gestione del risparmio quali sono le opportunità che offre l’asset class in questa fase di mercato. E nei prossimi semestri quali saranno le variabili che potrebbero influenzarne l’andamento.

Il mercato corporate bond investment grade, intervengono i gestori, si presenta al termine del 2025 come un comparto solido, sostenuto da bilanci societari robusti e da una domanda stabile. Inoltre, il possibile ciclo di tagli graduale (BCE e Fed), favorisce la duration e sostiene il segmento.

Gli spread riflettono questa forza ma riducono le opportunità di extra-rendimento: il principale contributo alle performance proviene difatti dal carry. Mentre il premio per il rischio di credito è ormai molto compresso.

Le previsioni sono positive per il 2026: gli esperti prevedono un altro anno costruttivo per il corporate IG, seppur con un profilo di rendimento più moderato rispetto ai due precedenti, soprattutto in Europa.

Diventa cruciale la selezione degli emittenti: non tutti affronteranno allo stesso modo la nuova fase di investimenti industriali e la pressione sui margini causata dal rallentamento della domanda.

I rischi sistemici appaiono limitati, mentre quelli idiosincratici, in particolare nel credito privato e nell’high yield, restano un tema da monitorare.

 


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Redazione

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