I rendimenti restano elevati e ci aspettiamo un ulteriore aumento della domanda da parte di chi desidera assicurarsi ritorni favorevoli. Benoit de Laval, gestore del fondo AXA WF Euro Credit Total Return di AXA IM

Nonostante diversi episodi di volatilità negli ultimi anni, il mercato del credito in euro ha dimostrato una notevole resilienza, offrendo rendimenti costanti agli investitori. Tuttavia, non tutti gli emittenti sono uguali. Stiamo infatti rilevando una crescente divergenza tra settori e Paesi – spinta da tensioni geopolitiche, cambiamenti normativi e condizioni macroeconomiche disomogenee. Pensiamo alla Germania, dove gli standard creditizi si sono irrigiditi, mentre in Italia si sono allentati, segnalando squilibri regionali. Inoltre, settori come il lusso e l’automotive risultano più esposti a shock sulla domanda esterna, mentre finanza e utilities continuano a beneficiare di strategie patrimoniali conservative.
Il ruolo dell’allocazione strategica nel credito ad alto beta
Gli spread dell’high yield si sono ridotti di oltre 150 punti base da aprile 2025, mentre i rendimenti si mantengono interessanti, attorno al 5,1%. Riteniamo che il profilo rischio/rendimento sia interessante per il debito subordinato e per un’allocazione selettiva all’high yield.
Costruire per il futuro
Nonostante l’incertezza crescente gli spread del credito in euro restano vicini ai minimi storici, sostenuti da fondamentali solidi e da dinamiche tecniche favorevoli.
Un settore che continua a distinguersi è quello bancario: le banche europee hanno registrato performance robuste nel 2025, con i prezzi azionari in rialzo di oltre il 55% da inizio anno, sovraperformando nettamente gli indici più ampi. Questa solidità è supportata da posizioni patrimoniali solide, una domanda di prestiti resiliente e margini d’interesse netti in stabilizzazione.
Dal punto di vista obbligazionario, il debito bancario offre valore interessante e una certa diversificazione in relazione all’impatto dei dazi statunitensi sulla crescita globale. I fondamentali del credito restano solidi, con rischi di default contenuti e coefficienti patrimoniali ben al di sopra delle soglie regolamentari.
L’interesse degli investitori è in crescita, in particolare per il debito bancario subordinato, dato che gli spread restano interessanti rispetto ad altri settori. Le banche sono sempre più orientate alla trasformazione digitale e all’efficienza dei costi, e di conseguenza il settore dovrebbe trovarsi in una posizione favorevole per affrontare i cambiamenti strutturali e offrire reddito stabile agli obbligazionisti.
Redazione
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