“Cutting it fine” è il titolo dell’outlook di BNP Paribas per i prossimi mesi: si tratta di una lettura complessivamente favorevole dell’evoluzione del quadro macroeconomico all’interno del quale si attende una graduale riduzione dei tassi da parte della Fed e della Bce.

La banca si attende un soft landing, nonostante l’ampiezza e la velocità dell’aumento dei tassi d’interesse avrebbe fatto supporre altrimenti.
Le ragioni di ciò, secondo Luigi Speranza, head of Markets 360 and chief economist, sono ascrivibili a due fattori: l’aggressivo inasprimento monetario è stato calmierato da politiche fiscali espansive e l’aumento della forza lavoro, soprattutto negli Usa, ha allentato le dinamiche salariali che avrebbero potuto pesare ulteriormente sulla spirale inflativa.
In tale contesto, le banche centrali sembrano potersi permettere il lusso di allentare la politica monetaria in vista di una crescita ancora decente, anche se non spettacolare, e di mercati del lavoro sufficientemente solidi da poter superare gli eventuali ostacoli. Lo scenario di base è per una crescita in linea o leggermente inferiore al trend nella maggior parte delle principali economie globali.
Ovviamente, questa lettura comporta dei rischi al ribasso quali un rallentamento molto più marcato della crescita (25% di probabilità) e un ulteriore shock dal lato dell’offerta legato alle catene di approvvigionamento che andrebbe a riaccendere le attese inflazionistiche e troverebbe impreparato un mercato che ha già prezzato i futuri tagli dei tassi.

Luca Pennarola, senior Europe economist di BNP Paribas, riferendosi al Vecchio continente, ha parlato di uno scenario in linea con il quadro globale di un’economia in espansione, anche se contenuta. L’economista ha anche sottolineato come i paesi periferici dell’Unione (quali Spagna e Italia) abbiano recuperato più velocemente nell’ultimo periodo rispetto alle economie core. Tuttavia, nei prossimi trimestri si attende un recupero della locomotiva tedesca e un miglioramento generale del potere d’acquisto delle famiglie per il rientro dei prezzi al consumo. La ripresa della Germania, però, non riporterà il paese ai livelli del trend precedente e sarà marginale, visto che i problemi strutturali dell’economia rimangono.
Contestualmente, la Bce è attesa diminuire ulteriormente i tassi rendendo in tal modo meno aspre le condizioni di finanziamento. Anche l’Italia ha fatto meglio delle previsioni e c’è la possibilità che l’attuale ciclo si prolunghi grazie a un mercato del lavoro molto più stabile e agli investimenti legati al Pnrr.
In termini di asset allocation, BNP Paribas rimane positiva sulle obbligazioni, ma in modo moderato, con attese di un irripidimento della curva dei rendimenti. Per quanto riguarda gli attivi rischiosi, invece, permangono delle incertezze legate alle presidenziali americane che sembrerebbero portare gli investitori a diminuire il rischio nei portafogli in attesa del risultato elettorale.
Pinuccia Parini
Dopo una lunga carriera in ambito finanziario sul lato, sia del sell side, sia del buy side, sono approdata a Fondi&Sicav

