Sean Shepley, Senior Economist di Allianz Global Investors

 

Negli Stati Uniti, il calendario delle pubblicazioni risente degli effetti ritardati dello shutdown governativo, mentre i funzionari valutano il modo migliore per recuperare il tempo perso.

Le pubblicazioni dei dati potrebbero avvenire con pochissimo preavviso e i dati maggiormente arretrati verranno probabilmente interpretati dal mercato tenendo conto della tempistica dello shutdown. Una visione più chiara dell’andamento del mercato del lavoro avrà comunque una grande influenza sulle aspettative circa la riunione della Fed di dicembre.

Nell’Eurozona questa settimana saranno pubblicati i consueti sondaggi di fine mese della Commissione Europea e l’indagine Ifo della Germania. Fino a oggi, l’area euro è riuscita a evitare il peggio dei ribassi minacciati dall’aumento dei dazi, anche se resta alta l’incertezza sul momentum al rialzo.

Da segnalare anche la pubblicazione dei dati dell’indice armonizzato dei prezzi al consumo (HICP) di novembre di Germania, Francia e Spagna, con l’attesa di una stabilizzazione dopo la ripresa dell’inflazione del mese scorso.

Infine, in Giappone, l’indice dei prezzi al consumo (CPI) di Tokyo di novembre segnalerà probabilmente il protrarsi di un’inflazione persistentemente superiore al target, anche se la Banca del Giappone rimane molto cauta nel rispondere con un rialzo dei tassi di interesse.


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Redazione

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