J.P Morgan, diversificare con cognizione di causa. “Carburante nel motore” è il titolo che Maria Paola Toschi, global strategist di J.P. Morgan Asset Management ha dato all’outlook per i mercati finanziari nel 2026

In altri termini, la determinazione delle autorità fiscali e monetarie è un presupposto favorevole alla crescita economica per il prossimo anno, anche se non mancano dei rischi. Questi ultimi sono l’inflazione e una bolla degli asset.
Politiche fiscali e monetarie espansive
Ed è proprio in questo contesto espansivo che la crescita economica si allarga. Tuttavia, ha sottolineato la stratega, sorprende che in una fase di piena occupazione negli Stati Uniti, con una disoccupazione del 4,4%, i saldi fiscali siano in aumento e la stessa situazione è presente anche in Germania: si è di fronte a “una dose di politica fiscale che di solito viene usata quando si è di fronte a una recessione”. Le banche centrali, dal canto loro, hanno continuato a tagliare i tassi d’interesse, con degli effetti positivi sulla crescita, come nel caso dell’Unione Europea.
Certamente, rimane l’incognita su cosa farà la Fed nel meeting di dicembre: Toschi si attende una riduzione dei tassi alla luce dell’indebolimento del mercato del lavoro, ma rimane l’incertezza di come evolverà la situazione all’interno dell’istituzione monetaria una volta che sarà annunciato il nome di chi sostituirà Gerome Powell (altra potenziale fonte di rischio). Politiche fiscali e monetarie espansive potrebbero fa riaccendere le attese sull’inflazione e questo è un aspetto che al momento il mercato non sta scontando. Inoltre, se è vero che i salari non stanno crescendo, ha ricordato la stratega, “non si sono ancora visti gli effetti delle politiche sull’immigrazione introdotte dalla Casa Bianca”. La Cina ha mostrato una grande capacità di adattamento rispetto alle misure che la prima e la seconda amministrazione Trump hanno adottato, ma rimane ancora debole la fiducia dei consumatori.
Massicci investimenti nell’It
Se è vero che il capex previsto per il settore tecnologico è consistente, così come è stato significativo l’apprezzamento dei corsi borsistici di alcuni titoli legati all’intelligenza artificiale, “non si è di fronte a una bolla speculativa e i rischi non sono gli stessi del 2000: le aziende coinvolte producono utili, il loro livello di indebitamento è contenuto, le valutazioni sono meno estreme rispetto al periodo dot-com e l’attività di Ipo è più contenuta” ha spiegato Toschi.
Tuttavia, non ha mancato di ricordare che, di fronte a un’ondata colossale di capex, non è ancora chiaro quali saranno i ritorni in termini di Roi. Questi stessi investimenti stanno iniziando a intaccare i flussi di cassa e, in periodi di boom come quelli attuali, hanno spesso la spiacevole tendenza a trasformarsi in fasi di contrazione Inoltre, ha aggiunto, è presumibile supporre che non tutte le aziende che attualmente stanno raccogliendo l’interesse degli investitori emergeranno come vincenti.: “I titoli tecnologici sono ancora convincenti, ma occorre cautela”, soprattutto bisogna “gestire con attenzione la concentrazione nel settore”.
Ancora una volta la parola d’ordine è diversificazione
Diversificare significa mitigare i rischi e stabilizzare il rendimento, un concetto noto a chi investe nei mercati finanziari. Nel suggerire quale approccio adottare nelle decisioni d’investimento, Toschi ha ricordato però quanto “sia importante non farlo in modo acritico”. Questa riflessione vale soprattutto per i mercati azionari che trattano a valutazioni elevate nella maggiore parte dei casi e, di conseguenza diventa imperativo “ricercare valore e opportunità”. In termini di allocazione azionaria, l’asset manager ricorda che gli esportatori e le materie prime hanno pesato sugli utili europei, ma ritiene che nel 2026 siano destinati a tornare a crescere, visto l’impatto che il consistente piano d’investimenti tedesco avrà sulla regione.
Nello specifico i settori cui guardare sono quello bancario, infrastrutturale e della difesa, cui si aggiungono anche i cosiddetti Granolas. In Giappone la presidente dell’esecutivo ha parlato di stimoli economici e di riforme strutturali in un contesto in cui continua il ciclo di reflazione: ci sono delle società che occupano posizioni di nicchia meritorie di attenzione, ma è indubbio che l’andamento del mercato azionario ha una correlazione inversa con quello della valuta. Sul mercato cinese, invece, un elemento catalizzante sarà l’attività nel settore tecnologico: il Dragone è già il primo paese al mondo per quanto riguarda il numero dei brevetti, continua a sviluppare competenze e a innovare.
La tecnologia cinese, e quella di altri paesi emergenti, può essere un modo per diversificare l’investimento in It. “In occasione del plenum del Comitato centrale del Partito comunista dello scorso ottobre c’è stata un’indicazione molto chiara dell’impegno che verrà indirizzato verso il settore dei semiconduttori. E quando la Cina si muove, potrebbero esserci delle ripercussioni a livello globale” è stato il monito di Toschi.
E non possono mancare i mercati privati
Poiché negli anni si è evoluto il modello di raccolta del capitale e i tempi di quotazione di un’azienda si sono allungati, la stratega ricorda l’importanza di partecipare al processo di crescita di un’attività imprenditoriale, per poterne trarre ritorni più interessanti. Inoltre, non solo le valutazioni dei mercati privati non sono fuori linea rispetto a quelli pubblici, ma l’accessibilità ai primi è aumentata grazie alla nascita di nuovi veicoli d’investimento che hanno allargato la platea dei sottoscrittori.
Attenzione ai rischi
I rischi principali per i mercati rimangono l’inflazione e la bolla degli asset. Nel primo caso, se dovesse essere una ripresa acuta il suggerimento è di investire in attivi reali o in azioni con forte esposizione alle materie prime. Se fosse cronica, il suggerimento è di privilegiare real estate, bond inflation linked e oro. Nel caso di una bolla speculativa, le obbligazioni di alta qualità e lunga durata, insieme ai settori difensivi vengono identificati come i principali diversificatori
Pinuccia Parini
Dopo una lunga carriera in ambito finanziario sul lato, sia del sell side, sia del buy side, sono approdata a Fondi&Sicav

