Apertura positiva per le borse europee. Wall Street chiude in ribasso dopo la pubblicazione di dati macroeconomici contrastati e in attesa degli annunci di stasera dalla Fed. Aggiornamento sui mercati a cura di UniCredit
Agenda macro con occhi puntati sulla riunione della Fed che termina in serata,
i cui esponenti dovrebbero segnalare l’inizio del dibattito su come e quando
uscire dalle misure di emergenze messe in campo contro la pandemia.
Gli operatori soppeseranno con attenzione le parole del governatore Powell nella
successiva conferenza stampa per cercare di capire se il rialzo dell’inflazione sia
davvero transitorio o più strutturale. L’annuncio è atteso alle 20 ora italiana.
Diffusi i dati sui prezzi al consumo di maggio in Gran Bretagna che hanno
registrato un aumento di 0,6% su mese e +2,1% su anno a fronte di attese per
un incremento di 0,3% e di 1,8% rispettivamente.
Per gli Usa spunti in arrivo per il fronte immobiliare con i permessi edilizi e le nuove costruzioni abitative. In
arrivo anche i dati sulle scorte settimanali di prodotti petroliferi Eia. La
giornata culmina con la decisione sui tassi della banca centrale del Brasile.
Sul fronte delle cripto valute, la Cina ha deciso di cacciare tutti i miners del
Bitcoin che operano nel paese, dando il via a quella che nel cripto-universo è
stata già battezzata “la grande migrazione del mining” dalla Cina verso il Texas.
Già nel mese di maggio, il governo di Pechino aveva annunciato restrizioni sul
mining e sul trading della criptovaluta. Fino a poco fa, la Cina aveva ospitato più
della metà dei miners del Bitcoin.
Dollaro sui massimi di un mese nei confronti di un paniere di divise in attesa
del verdetto Fed di questa sera. Il cross euro/dollaro è a 1,2131, in rialzo di
0,03%; il cambio euro/yen è a 133,54 mentre il dollaro contro yen scambia a
110,06.
Prezzi in rialzo su un mix di fattori tra cui il calo delle scorte Usa superiore al
consensus, certificato dai dati Api, e la forte domanda post-pandemia. I futures
sul Brent scambiano in rialzo dello 0,65% a USD 74,47 il barile, stessa
percentuale al Nymex per il Wti Usa a USD 72,57.
Stamane il Bund future giugno ha aperto in rialzo di 1 bp a 172,37, il Btp future
perde 4 bp a 151,76. Lo spread Btp/Bund riparte da 103 pts, con il rendimento
del nostro Btp decennale allo 0,78%. Dopo il lancio del primo bond Ue in
ambito Recovery fund da EUR 20 mld con ordini per oltre EUR 142 mld in
mattinata torna ad affacciarsi sul primario la Germania che offre EUR 5 mld nel
nuovo titolo di Stato agosto 2031. Si terrà in giornata l’emissione Tap riservata
agli specialisti per un massimo di EUR 1,5 mld in due Btp con scadenza a 10 e
30 anni annunciata ieri sera dal Tesoro.
Apertura positiva per le borse europee, con Piazza Affari in rialzo a +0,29% e
i principali indici EU al di sopra della parità. Misti i titoli bancari. Bene Atlantia,
Buzzi Unicem, Enel, Eni, Saipem, Stellantis e Prysmian. Deboli Generali, Exor,
Italgas, Snam e STM.
Azionario asiatico contrastato: la borsa di Shanghai cede lo 0,90%, Hong
Kong -0,50%. In calo anche l’indice Nikkei 225 della borsa di Tokyo, sceso
dello 0,50%. Piatta Sidney a +0,09%, Seoul a +0,62%. La Cina annuncerà oggi
i dati sulla produzione industriale e sulle vendite al dettaglio di maggio alle
9 ora italiana. In Giappone invece, secondo quanto comunicato dal ministero
delle Finanze nipponico, in maggio le esportazioni sono rimbalzate del 49,6%
annuo, in ulteriore accelerazione rispetto al 38,0% di aprile ma sotto alla
crescita del 51,3% prevista. Il dato si attesta sui massimi registrati nell’aprile
1980. Le importazioni sono invece salite del 27,9% annuo contro il 12,8%
precedente. Il risultato è stato un deficit della bilancia commerciale di JPY
187,1 mld.
Wall Street chiude in ribasso dopo la pubblicazione di dati macroeconomici
contrastati e in attesa degli annunci che arriveranno stasera dalla Fed. Il Dow
Jones perde lo 0,27%; l’S&P scende dello 0,20%, dopo aver raggiunto in avvio
di seduta un altro record. Il Nasdaq scende dal massimo assoluto riportato alla
vigilia, segnando un calo dello 0,71%. Tutti i riflettori sono puntati su ciò che
dirà Powell, numero uno della Fed, in occasione della conferenza stampa
successiva all’annuncio sui tassi. Sul fronte corporate, riflettori sempre puntati
sui titoli del settore petrolifero dopo che il prezzo del greggio a New York ha
superato i USD 72 al barile. Chevron ed ExxonMobil hanno guadagnato
rispettivamente il 2,16% e il 3,64%.
Redazione
La redazione di Fondi & Sicav è un team di esperti e appassionati di finanza, specializzati nell’analisi e nell’approfondimento di fondi comuni, SICAV e strumenti di investimento. Con un approccio chiaro e aggiornato, forniscono contenuti di qualità per guidare i lettori nelle scelte finanziarie più consapevoli.

