La settimana si chiude oggi con i dati sulle vendite al dettaglio di ottobre in Italia, la stima del Pil del 3Q in Grecia. Ma il focus saranno quelli in arrivo dagli Stati Uniti sul mercato del lavoro. Come ogni primo venerdì del mese sono in arrivo la disoccupazione, i salari e le nonfarm payrolls per il mese di novembre.

Da oltreoceano si attendono anche gli ordini industriali e quelli di beni durevoli.

In serata Fitch si pronuncia sul rating del debito sovrano italiano, declassato a sorpresa ad aprile a ‘BBB-‘ da ‘BBB’, un gradino sopra il livello ‘junk’, con outlook modificato a Stabile da Negativo.

In Germania gli ordinativi industriali hanno registrato ad ottobre un rialzo del 2,9% su mese dal +1,1% di settembre, contro attese pari a +1,5%. In ottobre le vendite al dettaglio dell’Australia sono salite su base mensile dell’1,4%, rispetto alla precedente flessione dell’1,1%. Su base annua, il trend deldato è stato di un rialzo del 7,1%, rispetto al precedente incremento del 5,6%.

In vigore da oggi le regole dell’ultimo Dpcm, che preparano la nuova ‘stretta’ disegnata appositamente per affrontare le ferie natalizie.

Con lo stop agli spostamenti tra Regioni dal 21 dicembre e al 6 gennaio e il divieto di lasciare il comune il 25 e 26 dicembre e il 1 gennaio.

Euro verso la migliore settimana da un mese, dollaro vicino ai minimi da 2 anni e mezzo. Yuan a un nuovo massimo da 2 anni e mezzo. Il cambio euro/dollaro è a 1,2150, l’euro/yen scambia a 126,23, il dollaro quota a 103,87 contro yen.

Prezzi del petrolio in rialzo stamane dopo che Opec e Russia si sono accordate per allentare leggermente i massicci tagli alla produzione da gennaio.

In questo modo l’Opec+ taglierà la produzione di 7,2 mln di barili al giorno anziché di 7,7 mln. Il futures sul Brent è in rialzo dell’1,60% a USD 49,60 il barile, al Nymex il Wti Usa guadagna l’1,50% a USD 46,40.

Stamane il Bund future dicembre ha aperto in rialzo di 17 tick a 175,11, il Btp future guadagna 12 bp a 151,49. Lo spread Btp/Bund riparte da 112 pts, con il rendimento del nostro Btp decennale allo 0,56%. In serata l’annuncio da parte del Tesoro su tipologia e quantitativi dell’asta a medio-lungo di giovedì prossimo, che potrebbe però essere cancellata visto che l’obiettivo di raccolta è stato raggiunto. Ieri sera la comunicazione relativa all’asta sul Bot a 12 mesi di mercoledì, in cui verranno offerti EUR 7 mld contro i EUR 8,6 mld in scadenza.

Apertura poco mossa per le borse europee, con i principali indici EU e Piazza Affari che oscillano intorno alla parità nelle prime battute.

Misti i titoli bancari, in rialzo Leonardo, Atlantia, Saipem, Tenaris, Diasorin, Eni, Recordati e Telecom. Deboli invece Enel, Stm, Ferrari e Snam.

Borse asiatiche contrastate stamane, con l’indice Nikkei 225 della borsa di Tokyo che ha chiuso in ribasso dello 0,22%, piatta Shanghai 0,07%, Hong Kong +0,18%, Sidney +0,28%, rally di Seoul che avanza dell’1,31%. Sul sentiment pesa la decisione del Pentagono di inserire altre 4 società cinesi nella sua lista nera (ora sono 35), fattore che riporta in Asia l’ansia della guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina. JD.com scatta al rialzo del 3% alla borsa di Hong Kong su rumors di Ipo della divisione JD Logistics.

Chiusura poco mossa per gli indici di Wall Street, con l’indice Dow Jones che ha guadagnato lo 0,29%, S&P 500 -0,06% e Nasdaq Composite +0,23%.

Gli indici, spinti in avvio dal dato sulle richieste settimanali di disoccupazioni migliore del previsto, hanno rallentato nel finale dopo l’indiscrezione del Wall Street Journal su presunti problemi di produzione del vaccino anti Covid riscontrati da Pfizer (-1,74%). Il quotidiano parla di ostacoli nella catena di approvvigionamento che dimezzano il target di fornitura previsto per il 2020. Tra gli altri titoli in evidenza Boeing +6,03%. La compagnia low cost Ryanair ha ordinato 75 ulteriori velivoli 737 MAX. L’operatore di supermarket alimentari Kroger -4,37% dopo una trimestrale in chiaro scuro. Tesla +4,32% dopo un miglioramento di giudizio di Goldman Sachs. Per il gruppo dell’abbigliamento Pvh Corporation (che controlla marchi come Calvin Klein e Tommy Hilfiger) +5,85% grazie ad una trimestrale sopra le attese.


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Redazione

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