François Perrin, head of Asia, ufficio di Hong Kong di East Capital, risponde alle domande di Fondi&Sicav sull’azionario emergente
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Nel decennio appena conclusosi, gli indici azionari composti dall’universo dei paesi emergenti non sono stati in grado di seguire il trend rialzista delle principali Borse delle aree sviluppate. Quali sono, a vostro giudizio, le ragioni alla base della sottoperformance?
Negli ultimi vent’anni l’indice MSCI Emerging Markets (Usd) ha registrato un rendimento annuo del 6,68% contro il 4,5% dell’indice MSCI World (Usd), ma nell’ultimo decennio la sua performance relativa è stata più contenuta, con un rendimento annuo del 3,68% per l’indice MSCI Emerging Markets (Usd) contro il 9,46% dell’indice MSCI World (Usd).
La pausa presa dai mercati emergenti nell’ultimo decennio rispetto ai loro omologhi sviluppati è stata trainata principalmente dalle politiche monetarie estremamente accomodanti condotte dalla Fed, dalla Bce o dalla BoJ nei paesi sviluppati sostenendo artificialmente i prezzi degli attivi sui mercati sviluppati e il dollaro, oltre alla diminuzione del differenziale di crescita tra i mercati sviluppati e quelli emergenti.
Attualmente sta crescendo il numero di esperti che inserisce l’equity emergente tra le asset class favorite per il 2020. Concordate o no con questa view? Per quali ragioni?
Iniziamo il nuovo decennio con una visione positiva nei confronti dell’equity emergente per il 2020 perché il ciclo di allentamento globale sincronizzato supporta l’accelerazione della crescita economica e degli utili nei mercati emergenti. Anche se ci aspettiamo mercati leggermente più favorevoli nel 2020, il nostro scenario di base continua a prevedere rendimenti intorno al 10%.
Attualmente il 75% delle banche centrali si trova in un ciclo di taglio dei tassi. La politica monetaria rimarrà molto favorevole e l’impatto sull’economia è significativo. Il Fmi prevede un’accelerazione della crescita globale dal 3% del 2019 al 3,4% nel 2020, e ciò sarà trainato esclusivamente dai mercati emergenti e dai mercati di frontiera, dove si prevede una ripresa della crescita dal 3,9% al 4,6%, mentre la crescita dei mercati sviluppati rimarrà piatta all’1,7%. Con la Cina che oggi gioca un ruolo fondamentale nei mercati emergenti, la risoluzione della disputa commerciale sino-americana è cruciale in questa equazione.
In apertura di 2020 cominciamo a osservare i primi benefici delle manovre di allentamento condotte negli ultimi sei mesi con, ad esempio, un miglioramento degli indici Pmi e dei livelli di attività in tutti i paesi dell’Asia e dell’Europa Orientale nel dicembre 2019 e uno slancio positivo per le prospettive di spesa in conto capitale, in particolare nei settori dell’automazione e delle infrastrutture 5G.
Le ragioni strutturali alla base della forza del dollaro, che nell’ultimo decennio si è apprezzato di oltre il 20% rispetto alle altre valute, si sono rapidamente attenuate. Riteniamo che in futuro sarà più probabile un indebolimento del dollaro che un suo rafforzarsi, il che è molto positivo per i mercati emergenti. Infine, le valutazioni dei mercati emergenti appaiono particolarmente interessanti se confrontate con quelle dei mercati sviluppati, dato che i primi presentano un multiplo prezzo/utili previsti per il 2020 pari a 11,7x con una crescita degli utili del 13,8%, mentre per i secondi il multiplo è pari a 15,8x e la crescita degli utili è prevista al 9,6%. Valutazioni relative di questo tipo sono simili a quelle successive alla crisi asiatica. Tutti questi fattori sono tipicamente associati a una sovraperformance dei mercati emergenti.
Stefania Basso
Laureata all'Università Statale di Milano, dal 2006 collaboro con Fondi&Sicav. Lunga esperienza nel settore del risparmio gestito come marketing manager presso Franklin Templeton Investments e J.P. Morgan Fleming Am a Milano e a Lussemburgo. Breve esperienza presso Lob Media Relations come ufficio stampa per alcune realtà finanziarie estere. In tutto il mio percorso professionale ho lavorato a stretto contatto con persone provenienti da diverse parti del mondo, che mi hanno permesso di avere un approccio dinamico e stimolante e di apprendere attraverso il confronto con realtà differenti.

