A cura di Yasmine Ravai, Senior Fund Manager Emerging Market Debt at Eurizon SLJ Capital

La situazione in Argentina è unica e peculiare. Il contesto economico in Argentina sta diventando insostenibile. PIL in contrazione, inflazione a tre cifre, riserve nette negative e una posizione fiscale fragile.
Le incertezze relative alle elezioni rappresentano un ulteriore fattore di rischio per il Paese. Nello scenario peggiore (nessuna chiara maggioranza al Congresso, dollarizzazione disordinata o iperinflazione…), vediamo alcuni Paesi meno in difficoltà, come l’Ecuador o l’Angola, trarre vantaggio da una fuga dall’Argentina.
Tuttavia, considerato l’isolamento dell’Argentina negli ultimi anni e l’esposizione molto bassa degli investitori globali verso il Paese dall’elezione di Fernandez, non vediamo alcun rischio di contagio nell’area dei mercati emergenti. L’Argentina è diventata un Paese marginale per gli investimenti globali. Mentre i Paesi emergenti tradizionali continuano a essere guidati da una combinazione di fattori locali (fondamentali specifici del Paese) e fattori globali (politica monetaria della Fed, Cina, materie prime).
Andamento dei mercati emergenti
Nonostante un contesto estero difficile, è stato un anno straordinario per i mercati emergenti in termini di performance, con i tassi locali dei mercati emergenti e il debito sovrano dei mercati emergenti in rialzo rispettivamente del 6,5% e del 3,9% (in euro al 18 settembre).
Più recentemente, dati i venti contrari derivanti dagli alti tassi statunitensi, dalla forza del dollaro e dai rischi sui prezzi delle materie prime, i mercati del debito emergente sono stati negoziati con un tono più debole, digerendo le implicazioni dell’emergente narrativa di tassi più alti per un periodo più lungo.
Tuttavia, nonostante il movimento disordinato dei rendimenti dei titoli del Tesoro statunitensi, questi mercati sono rimasti resilienti. Riteniamo che le valutazioni convenienti, il lieve posizionamento e il carry interessante dovrebbero continuare a sostenere i mercati obbligazionari locali dei mercati emergenti con rendimenti promettenti.
Nel debito estero, siamo positivi sul credito asiatico, sostenuto da fattori macroeconomici strutturali e ciclici superiori. Ci aspettiamo un rendimento totale più elevato per entrambi i segmenti, trainato da rendimenti più bassi nel primo e da spread più ristretti nel secondo.
Redazione
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