Oggi si tengono le elezioni di midterm in Usa, con le proiezioni che assegnano un vantaggio ai Repubblicani. Weekly Newsletter di Cassa Lombarda
I Democratici rischiano quindi di perdere la maggioranza della Camera. Un Congresso diviso potrebbe risultare moderatamente positivo per l’azionario in quanto la probabilità di nuove/maggiori tasse scenderebbe. Una minor spesa pubblica sostenuta dai Repubblicani potrebbe anche aiutare la FED nel contrastare l’inflazione. I mercati questa settimana si focalizzeranno sul dato di inflazione in Usa che sarà pubblicato giovedì in quanto guiderà le prossime mosse della FED. Questa settimana si tiene anche 27esima conferenza delle Nazioni Unite (COP27) sui cambiamenti climatici. Tra gli altri dati economici della settimana vi sono le vendite al dettaglio dell’eurozona, l’inflazione cinese di ottobre e la stima preliminare sulla crescita del PIL britannico per il terzo trimestre.
Macro review
Il Pil di Eurozona ha leggermente sorpreso al rialzo le stime degli analisti, rallentando meno del previsto ma nuovi record dell’inflazione portano gli indici PMI di ottobre in zona contrazione. In Usa dagli indici d’attività arrivano prevalenti segnali di rallentamento, con l’eccezione delle vendite di auto, mentre l’occupazione tiene. In Cina il PMI del settore servizi è sceso ai minimi di giugno, restando negativo per il secondo mese consecutivo.
Azioni
Settimana positiva per i listini azionari mondiali, eccezion fatta per gli Usa. Come ampiamente previsto dal mercato la Fed ha alzato per la quarta volta consecutiva i tassi d’interesse Usa di 75 punti base, portandoli in questo caso in un range compreso tra il 3,75% e il 4,00%. Il chairman Jerome Powell ha inoltre dichiarato che l’obiettivo finale dell’inasprimento potrebbe essere superiore a quanto preventivato ma ha ammesso che nel meeting del 13-14 dicembre o nel primo del prossimo anno il Fomc potrebbe iniziare a discutere di una moderazione nel processo in corso. L’indice Hang Seng China Enterprises ha chiuso la sua migliore setti
Obbligazioni
Il buon job report americano ha portato brevemente il rendimento del Treasury 2 anni a circa il 4,8% venerdì, sui massimi dal 2007. L’inversione della curva (differenziale 2y-10y oltre i 58 bps) americana ha toccato i massimi dai primi anni ’80, quando la FED era particolarmente aggressiva nel rialzare i tassi per combattere l’inflazione. La BoE in settimana ha alzato i tassi dello 0,75%, portandoli al 3% come previsto dai mercati. È il maggiore ritocco dal 1989 per tentare di arginare l’inflazione.
Valute e materie prime
Il rialzo dei tassi di interesse in USA, dichiarato lo scorso mercoledì, ha spinto il dollaro. La ripresa della partecipazione della Russia nel corridoio del grano del Mar Nero ha provocato la caduta del prezzo della materia prima. Le materie prime industriali hanno registrato significativi recuperi in seguito ad indiscrezioni di allentamento delle politiche zero-Covid in Cina.
Redazione
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