“Il mese di gennaio è stato un altro mese positivo per l’industria europea degli Etf. Gli afflussi, commenta Detlef Glow, Head of EMEA Research presso Refinitiv Lipper, si sono verificati in un contesto positivo di mercato in cui il sentiment degli investitori è stato ancora influenzato dalle conseguenze delle elezioni presidenziali negli Stati Uniti e dalle dinamiche crescenti della pandemia COVID-19″.

L’andamento positivo dei mercati sottostanti ha portato, in combinazione con la raccolta netta stimata, a un aumento del patrimonio gestito (da 992,6 miliardi di euro al 31 dicembre 2021 a 1.008,9 miliardi di euro a fine gennaio).

L’incremento di 16,3 mld di euro di gennaio è stato trainato dalle vendite nette stimate (+ €15,2 mld). Mentre l’andamento dei mercati sottostanti ha contribuito all’incremento del patrimonio gestito per € 1,1 mld.

Non sorprende che i fondi azionari (€ 690,1 mld) detengono la maggior parte degli attivi, seguiti da fondi obbligazionari (€ 272,6 mld), prodotti di materie prime (€ 36,6 mld), prodotti UCITS alternativi (€ 5,1 mld), fondi del mercato monetario (€ 2,3 mld), fondi misti (€ 1,9 mld) e “altri” fondi (€ 0,2 mld).

La classificazione globale di Lipper “più venduta” è stata a gennaio l’azionario globale (+ € 4,0 mld), seguita da azionario mercati emergenti globali (+ € 2,4 mld) e azionario americano (+ € 1,6 mld).

iShares è stato il promoter di ETF più venduto in Europa a gennaio (+ € 7,7 mld). Seguono Amundi ETF (+ € 2,4 mld) e Xtrackers (+ € 0,9 mld).

I 10 fondi più venduti hanno raccolto nel mese di gennaio afflussi netti totali pari a 5,3 miliardi di euro.

L’ETF più venduto di gennaio, Amundi Index MSCI USA SRI UCITS ETF DR C, ha totalizzato afflussi netti pari a € 0,9 mld.