Milano (8 febbraio), Roma (15 febbraio) e Padova (20 febbraio), le tre tappe del roadshow “Eurizon per voi” durante il quale gli esperti della SGR hanno incontrato le principali reti di consulenti finanziari per delineare lo scenario macroeconomico, le prospettive per i mercati e le conseguenti strategie di investimento nei portafogli, fino a tratteggiare alcune rilevanti soluzioni d’offerta.

Dopo un 2023 di crescita, con risultati positivi su tutti i principali mercati finanziari, i gestori della SGR del Gruppo Intesa Sanpaolo prevedono per il 2024 la prosecuzione del ciclo economico globale con un mix di crescita e inflazione finalmente stabilizzato e auspicano minori livelli di volatilità sui mercati, rispetto ai picchi degli ultimi anni. In tale contesto si inseriscono alcuni elementi di attenzione, primo tra tutti un fitto calendario geopolitico.

Il principale tema macro del 2023 era l’atterraggio di crescita e inflazione dopo le turbolenze della ripartenza post-covid. Tra le ipotesi in campo il rallentamento morbido (soft landing) ha prevalso rispetto alle previsioni di recessione (hard landing). Con l’avvio del 2024 siamo entrati nel 5° anno del ciclo post-covid, i dati macroeconomici ci dicono che il dibattito soft vs hard landing si può considerare concluso. Per il 2024 l’attenzione si sposta e il tema guida diventa “l’atterraggio dei tassi di interesse”. Con la stabilizzazione dell’inflazione viene meno la necessità di tassi di interesse delle Banche Centrali a livelli di emergenza. Le aspettative attuali sono per un calo dei tassi a breve tra la seconda parte del 2024 e la prima metà del 2025e che il livello di atterraggio dei tassi BCE sia al 2,0%-2,5% e quello dei tassi Fed al 3,0%-3,5%. In entrambi i casi 200 punti base sotto i livelli attuali, ma ben lontani dai minimi del ciclo precedente.

Le obbligazioni core appaiono interessanti in termini di rendimento a scadenza e potrebbero realizzare guadagni in conto capitale grazie al ribasso dei tassi ufficiali. La discesa attesa dei tassi favorirebbe i mercati del reddito fisso nel breve e medio termine, poiché il ciclo di allentamento monetario potrebbe essere ancora più importante rispetto a quanto suggeriscano le attuali valutazioni di mercato.

Prospettive favorevoli per i titoli del mercato del credito che sommano al flusso cedolare la possibile riduzione degli spread.La fine della restrizione monetaria è una notizia positiva anche per questa tipologia di obbligazioni che attualmente presenta tassi a scadenza e spread storicamente interessanti.

Per i mercati azionari, dopo il recupero del 2023, le valutazioni appaiono meno attraenti, ma possono ancora dare soddisfazioni se sostenute da utili in crescita. L’investimento sull’equity in questo contesto privilegia un approccio che punti su più settori e strategie per cogliere le potenziali performance del mercato globale.


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Redazione

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