Il dollaro continua a rafforzarsi. Contro l’euro si mantiene vicino ai massimi delle ultime sette settimane. Aggiornamento sui mercati a cura di UniCredit
Agenda Macro.
Dopo la sorpresa al rialzo del dato sul PCE prezzi di venerdì, i mercati tornano ad avere i nervi scoperti e i market mover economici a essere guardati con maggior timore. In mattinata al centro dell’attenzione sarà l’Europa. In pomeriggio, alle 14:30, i dati USA. Chiudono la giornata di lunedì gli interventi del membro del board Fed, Philip Jefferson alle 16:30, e del capoeconomista della BCE Philip Lane alle ore 18:00.
Apertura Borse europee in riazlo.
I listini europei aprono al rialzo sostenuti dal recupero dei future di Wall Street. Il rimbalzo dopo alcuni ribassi, sarà messo a dura prova già da domani con i dati sull’inflazione. A Piazza Affari a correre più di tutti è Tenaris mentre Saipem attende i risultati con stime di ricavi a 2,35 miliardi di euro e una perdita di 0,0448 euro per azione.
Chiusura Borse asiatiche.
La chiusura sotto tono di Wall Street ha influenzato in negativo le Borse asiatiche, in particolare Seoul, Tokyo e Sidney, quest’ultima appesantita dall’arretramento dei minerari. In ribasso anche Shanghai e Hong Kong dopo l’aumento di tensione con gli USA e nonostante la PBoC abbia riaffermato l’impegno a sostenere l’economia.
Chiusura Wall Street in negativo.
Come se non bastasse il dato sul PCE prezzi diffuso venerdì, l’indice più osservato dalla Fed per capire la dinamica dei prezzi, uscito al 5,4% contro attese al 5%, James Bullard della St.Louis Fed ha ipotizzato tassi al 5,4% per combattere l’inflazione. Per i listini statunitensi, e al traino per le Borse globali, si prospetta quindi una prosecuzione della fase di difficoltà recentemente avviata. Venerdì scorso i ribassi sono stati pesanti per gli indici di Wall Street, colpiti in particolare i titoli tecnologici, anche se in seguito i future hanno recuperato qualcosa.
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