Aggiornamento sui mercati a cura di UniCredit

Con i discorsi dei banchieri centrali riuniti a Sintra in Portogallo sullo sfondo – oggi parleranno tra gli altri i tre numeri uno di BCE, BoE e Fed in un panel alle 15:30 – i mercati accoglieranno diversi dati economici interessanti. A cominciare da quelli già pubblicati in Australia e Cina. In Australia l’inflazione si è attestata al +5,6% a/a, in deciso calo dal mese precedente (+6,8%) e sotto il consensus. In Cina sono crollati i profitti industriali in giugno, -12,6% da -6,5% di maggio.

In Europa sono stati già resi noti gli indici di fiducia dei consumatori tedeschi e francesi, rispettivamente a -25,4 punti da -24,2 e a 85 da 84. Alle 11:00 verrà reso noto l’indice dei prezzi alla produzione in Italia che dovrebbe mostrare un forte calo mensile del 6,2% dopo il -4,8% di aprile. Sempre alle 10:00 la BCE diffonde i dati sulla massa monetaria M3 in circolazione e sui prestiti ai privati e alle imprese. Alle 11:00 di nuovo l’Italia protagonista con l’inflazione di giugno, dato preliminare. Su base mensile il consensus prevede un incremento dello 0,1% da +0,3% precedente mentre su base annua l’inflazione sale del 6,7% dopo +8% precedente. In pomeriggio, dagli USA, alle 16:30 viene pubblicato il dato sulle scorte di petrolio greggio, previste in calo di 1,757 milioni di barili.

Euro in avanzamento sulle altre valute nel mercato Forex. Per Christine Lagarde, presidente della BCE, è “improbabile che nel prossimo futuro si possa dire che il picco dei tassi è stato raggiunto”. Arretra invece lo yen con la BoJ che potrebbe intervenire a sostegno. Il dollaro ha raggiunto i massimi degli ultimi sette mesi nei confronti della valuta nipponica.

Leggero passo indietro per i rendimenti sui mercati obbligazionari ieri, dopo la diffusione di una serie di dati economici positivi in USA. Il Btp rimane intorno al 4% con uno spread versus bund in area 160.

Riprendono al rialzo oggi le Borse europee dopo la chiusura positiva della vigilia, nonostante le dichiarazioni dei banchieri centrali. Sul FTSE Mib in vetta STMicroelectronics che segue l’andamento dei tecnologici USA e Leonardo che beneficia dei nuovi contratti siglati nel settore difesa e della partecipazione al progetto MIMOSA.

Anche oggi le Borse asiatiche si sono mosse in ordine sparso ma hanno invertito le posizioni rispetto alla vigilia. Bene Tokyo e Sidney, quest’ultima aiutata dalla discesa dell’inflazione. Deboli Shanghai e Hong Kong su cui ha influito negativamente il dato sui profitti delle
imprese industriali.

Da Sintra, in Portogallo, arrivano picconate restrittive sui mercati azionari e sull’economia che però mostrano una resistenza sorprendente. Ieri una serie di dati oltre le attese, tra i quali ordini di beni durevoli, vendite di case nuove e indice di fiducia dei consumatori, hanno tirato fuori Wall Street dai dubbi delle ultime sedute rilanciandone la corsa. All’interno dei listini nuova bocciatura per le Big Tech. Stavolta a essere colpita è Alphabet, retrocessa a market perform dagli analisti di Bernstein. Crollo per Walgreen Boots Alliance dopo i risultati trimestrali.


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