Apertura positiva per le borse europee. Moderato rialzo ieri per Wall Street. L’azionario asiatico è in territorio positivo. Atteso l’aggiornamento sulla produzione industriale dell’Eurozona
Aggiornamento sui mercati a cura di UniCredit
Apertura positiva per le borse europee, con Piazza Affari che registra un rialzo dello 0,37% nelle prime battute della seduta. In positivo alcuni titoli del listino, tra cui A2A, Azimut, Bper Banca, CNH, Enel, FCA, FinecoBank, Leonardo, Ferragamo, Saipem e Ubi Banca. In negativo, Atlantia, Buzzi Unicem, DiaSorin, Nexi, Poste Italiane, Recordati e Terna. Bilanci 2019: Nexi, Cerved Group, Sanlorenzo, Tinexta.
Atlantia (EUR 22,75): secondo due fonti vicine alla vicenda, il board avrebbe dato mandato ai vertici di mettere sul piatto nelle trattative con il governo un taglio della quota in Autostrade sotto il 50%, dall’attuale 88%, a fronte di garanzie sul mantenimento della concessione;
Banca Ifis (EUR 15,16): la banca ha riportato un dividendo in aumento e un utile 2019 in calo, complice il minor contributo del ‘reversal purchase price allocation’ legato all’acquisizione di GE Capital;
Illimity (EUR 9,69): alla fine del 2019, gli attivi sono saliti a EUR 3 mld;
MPS (EUR 1,79): la banca ha concesso ad Ardian l’esclusiva per la cessione di un portafoglio di immobili, prevedendo di finalizzare la vendita entro fine mese. In vista della sua uscita dal capitale della banca, il Tesoro è orientato a privilegiare una soluzione industriale con una controparte bancaria tra i possibili investitori;
Telecom Italia (EUR 0,4984): la controllata brasiliana TIM Participações ha registrato un utile trimestrale superiore alle attese grazie a un incremento della spesa media dei clienti.
Chiusura di seduta in moderato rialzo ieri per Wall Street, a partire dal Dow Jones che non è andato oltre una chiusura invariata a 29.276,34 punti, così come il Nasdaq 100 +0,01% a 9.638,94 punti. Ha fatto meglio l’S&P 500, +0,17% a 3.357,75 punti, che aggiorna così i suoi massimi storici. Tra le Blue Chips, bene sul Dow Jones Caterpillar (+1,39%), in compagnia di Dow Inc. (+1,25%) e di Intel (+1,54%), mentre hanno segnato il passo Verizon (- 2,57%), Microsoft Corporation (-2,26%), The Procter & Gamble Company (-1,59%) e The Walt Disney Company (-1,11%). Al New York Stock Exchange, nel settore delle telecomunicazioni, Sprint Corporation ha guadagnato il 77,50%, dopo che è arrivato, da parte di un giudice distrettuale, il via libera alla fusione con T-Mobile US, Inc. che al Nasdaq ha chiuso in rialzo dell’11,78%. Sul tabellone elettronico del Nasdaq, le azioni della Facebook, Inc. hanno perso a fine giornata il 2,76% dopo che gli analisti di Pivotal Research hanno abbassato la raccomandazione sul titolo da ‘Hold’ a ‘Sell’. Trimestrali: CVS Health, Applied Materials, Cisco Systems.
Le Borse dell’area Asia-Pacifico sono in territorio positivo, con l’indice Nikkei 225 della borsa di Tokyo che ha chiuso la sessione in rialzo dello 0,74% a 23.861,21. La borsa di Shanghai ha guadagnato lo 0,87%, mentre Hong Kong sta andando alla chiusura con un rialzo dello 0,93%. A Tokyo si mette in evidenza il balzo di Softbank +12% circa, dopo l’approvazione, negli Stati Uniti, dell’accordo di fusione tra T-Mobile e Sprint, quest’ultima partecipata da Softbank. Il sentiment positivo nei mercati si spiega con la convinzione di diversi trader e investitori che le autorità cinesi e mondiali riusciranno a gestire l’emergenza del coronavirus e a contenere il contagio.
Cambi: Eur/Usd a 1,0903. Divise asiatiche legate al commercio in rialzo sull’ottimismo di un rallentamento della diffusione del coronavirus. Commodities: petrolio Wti a USD 50,64.
Obbligazionario: il Bund future segna stamane un calo di 27 tick a quota 173,99 mentre lo spread Btp/Bund 10y è a 135 pb, con il tasso del Btp decennale che rende il 0,982% (Aprile 2030). Il Tesoro offre EUR 6 mld del Bot annuale, nell’asta di metà mese, con i rendimenti visti in calo rispetto al -0,242% del collocamento di metà gennaio.
Macroeconomia: l’agenda macro di oggi prevede nel corso della mattina l’aggiornamento sulla produzione industriale dell’Eurozona, oltre che la decisione di politica monetaria da parte della banca centrale della Svezia. Nel pomeriggio, giungeranno dagli Stati Uniti le scorte e la produzione di greggio. In programma anche l’audizione del governatore della Fed, Jerome Powell, in Senato per la presentazione del Monetary Policy Report, dopo che ieri è intervenuto alla Camera.
Eurozona: la produzione industriale di dicembre dovrebbe vedere una flessione, dopo il forte calo registrato a dicembre dalla produzione tedesca, che ha visto il calo peggiore dal 2009, e da quella francese, rivelatasi anch’essa ben al di sotto delle attese
Redazione
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