Apertura in lieve calo per le borse europee. In arrivo i dati sulla produzione industriale di Eurozona. Cambio Eur/Usd stabile a 1,1130
Aggiornamento sui mercati a cura di UniCredit
Apertura in lieve calo per le borse europee, in attesa di sviluppi sugli accordi commerciali tra Usa e Cina, con Piazza Affari poco sotto la parità nelle prime battute. Deboli i titoli bancari, in negativo anche A2A, Ferragamo ed i titoli della galassia Fiat. In rialzo Moncler, DiaSorin, Amplifon, Recordati, Atlantia e Tenaris.
Atlantia (EUR 21,03): il governo è intenzionato a revocare la concessione ad Autostrade per l’Italia, scrive stamane La Stampa, secondo cui il provvedimento potrebbe essere varato dal consiglio dei ministri già venerdì di questa settimana o al più tardi da quello successivo. Secondo Il Messaggero, per Atlantia si potrebbe aprire lo scenario del coinvolgimento di un altro partner nel capitale e in questo senso ci sono stati contatti con F2i;
Italgas (EUR 5,632): i termini per presentare le manifestazioni di interesse per la greca Depa, a cui è interessata anche Italgas, scadono il 14 febbraio, scrive MF, secondo cui le offerte dovrebbero superare i EUR 200 mln;
TXT E-Solutions (EUR 9,98): l’azionista Alvise Braga Illa, titolare del 14,02% della società, ha concluso la cessione del 9,23% del capitale attraverso una procedura di accelerated book building riservata a investitori professionali in Italia e istituzionali all’estero al prezzo di EUR 9;
UBI Banca (EUR 2,878): ha siglato un accordo con i sindacati per un’ulteriore fase del piano di esodi volontari che prevede l’uscita volontaria di circa 300 risorse. A regime sono previste sinergie di costo per EUR 25 mln annui;
Dopo aver toccato nuovi record storici nell’intraday, Wall Street ha chiuso leggermente contrastata ieri , con il Dow Jones che ha superato di slancio i 29.000 pts per poi ripiegare nel finale. A conclusione degli scambi l’indice ha chiuso ieri a +0,11%, l’S&P 500 ha perso lo 0,15% mentre il Nasdaq Composite ha ceduto lo 0,24%. Tra i titoli in evidenza JP Morgan Chase (+1,12%). La banca d’affari ha chiuso il quarto trimestre con un utile netto in crescita a USD 8,52 mld e un 2019 record a USD 36,4 mld. Anche Citigroup (+1,55%) ha chiuso il 4Q con utile netto in crescita del 15% a USD 4,98 mld. Delta AirLines +3,31%. La compagnia aerea ha annunciato un utile trimestrale superiore alle attese. Visa +0,36%. Il colosso delle carte di credito ha raggiunto l’accordo per acquisire la start-up californiana Plaid per complessivi USD 5,3 mld. Boeing +0,65%. Lo scorso anno ha registrato una perdita netta di 87 ordini di aerei commerciali, frutto della crisi del 737 Max. È la prima volta in almeno 3 decenni che Boeing chiude un anno con ordini in negativo, ovvero con le cancellazioni che hanno superato gli acquisti. In arrivo oggi le trimestrali di Goldman Sachs, Blackrock, Bank of America.
L’indice Nikkei 225 della borsa di Tokyo ha chiuso la sessione in calo dello 0,45%. Nello stesso giorno in cui Donald Trump firmerà l’accordo commerciale sulla Fase 1 siglato con la Cina, il sentiment è improntato alla cautela. Secondo i termini dell’accordo, la Cina si sarebbe impegnata ad acquistare prodotti americani per un valore di circa USD 200 mld circa nel corso dei prossimi 2 anni. Tra le altre borse asiatiche, Shanghai e Hong Kong cedono oltre mezzo punto percentuale.
Cambi: Eur/Usd a 1,1130. Mercato valutario cauto in attesa della firma dell’accordo commerciale di “fase uno” tra Usa e Cina.
Commodities: petrolio Wti in lieve calo a USD 58,10. Attesi nel pomeriggio negli Stati Uniti i dati EIA sulle scorte settimanali Usa di greggio.
Obbligazionario: il Bund future segna stamane un rialzo di 15 tick a quota 171,16 mentre lo spread Btp/Bund 10y è a 158 pb, con il tasso del Btp decennale che rende il 1,40% (Aprile 2030). Potrebbe concretizzarsi già in mattinata il lancio del nuovo Btp a 30 anni, con scadenza primo settembre 2050, per il quale ieri il Tesoro ha dato mandato a un pool di banche aggiungendo, come di consueto, che il lancio avverrà in un prossimo futuro in base alle condizioni di mercato.
Macroeconomia: l’agenda macro prevede oggi i dati preliminari sull’inflazione di dicembre nei principali Paesi dell’Eurozona e nel Regno Unito, la produzione aggregata di novembre e la bilancia commerciale dell’Area Euro e negli Stati Uniti l’indice New York Fed manufacturing.
Debito EU: Moody’s ha ridotto l’outlook sull’andamento del debito sovrano nell’Eurozona, portandolo da Stabile a Negativo. Secondo l’agenzia le economie UE sarebbero vulnerabili al crescente protezionismo e ai rischi geopolitici, e avrebbero una inibita capacità di gestire gli shock economici.
Redazione
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