Il commento di Ulrike Kastens, Senior Economist di DWS e Irene Lauro, Eurozone Economist, Schroders

“Sebbene in alcuni Paesi l’inflazione sia risultata inferiore alle attese, nell’Eurozona è salita al 2,1% ad agosto, rispetto al 2,0% del mese precedente”, commenta Ulrike Kastens, Senior Economist di DWS.

“Nonostante i prezzi dell’energia siano diminuiti dell’1,9%, non si intravedono segnali di sollievo sul fronte alimentare: i prezzi dei beni alimentari sono infatti aumentati del 3,2% ad agosto (luglio: 3,3%). In particolare, i prezzi dei prodotti alimentari non trasformati sono cresciuti fino al 5,5%, rendendo la vita nuovamente più costosa.
Sebbene la BCE non possa influenzare direttamente i prezzi dei generi alimentari, un aumento persistente del costo dei beni di consumo quotidiano può alimentare aspettative di inflazione più elevate e richieste salariali maggiori, cosa che al momento non è nell’interesse della banca centrale.
I prezzi dei servizi rimangono al di sopra della soglia del 3%. Ma negli ultimi mesi si sono registrati segnali di un graduale rallentamento. Ad agosto, l’aumento è stato “solo” del 3,1%, il più contenuto da marzo 2022. Al contrario, l’apprezzamento dell’euro non si riflette ancora nei prezzi dei beni di consumo durevoli, che ad agosto sono cresciuti dello 0,8%. Tuttavia, il calo dei prezzi all’importazione per i beni di consumo lascia presagire un allentamento nei prossimi mesi.
Nel complesso, la BCE può ritenersi soddisfatta dei dati sull’inflazione diffusi ieri. Non ci si attende alcuna modifica ai tassi di riferimento nella riunione dell’11 settembre”, conclude Kastens.

Secondo Irene Lauro, Eurozone Economist, Schroders, “le persistenti pressioni sui prezzi suggeriscono tassi fermi a settembre”. “L’inflazione core dei beni rimane stabile, suggerendo che il rafforzamento dell’euro non si è ancora ripercosso sui consumatori, mentre l’inflazione dei servizi ha subito solo un leggero rallentamento, dato che il mercato del lavoro rimane teso.”
“Con l’attenuarsi delle incertezze commerciali, la ripresa dell’Eurozona è destinata a guadagnare slancio grazie all’aumento dei prestiti e degli investimenti da parte delle imprese. In questo contesto, la Bce probabilmente manterrà i tassi prudentemente invariati a settembre. La resilienza dell’inflazione core conferma che la normalizzazione della politica monetaria è terminata e che la Bce monitorerà attentamente le dinamiche di crescita prima di compiere la prossima mossa”, conclude Lauro.
Stefania Basso
Laureata all'Università Statale di Milano, dal 2006 collaboro con Fondi&Sicav. Lunga esperienza nel settore del risparmio gestito come marketing manager presso Franklin Templeton Investments e J.P. Morgan Fleming Am a Milano e a Lussemburgo. Breve esperienza presso Lob Media Relations come ufficio stampa per alcune realtà finanziarie estere. In tutto il mio percorso professionale ho lavorato a stretto contatto con persone provenienti da diverse parti del mondo, che mi hanno permesso di avere un approccio dinamico e stimolante e di apprendere attraverso il confronto con realtà differenti.

