Favoriti i titoli difensivi, le posizioni long. Il carry rimane attraente a dispetto del calo dello spread. Elisa Belgacem, senior credit strategist di Generali Investments

Il credito vive un buon momento grazie all’assenza di ulteriori tensioni sulla guerra commerciale. Il risultato più evidente di questa fase di allentamento delle tensioni è dato dalla contrazione degli spread. Se in generale l’asset class sta traendo bneficio, nel particolare ci sono settori (come quello automobilistico) che vengono attenzionati dalle agenzie di rating a causa delle sfide significative imposte dalla concorrenza cinese e dalla debolezza della domanda dalla Cina.

Credito, nonostante il restringimento degli spread, il carry resta ancora interessante

Le attuali valutazioni portano a preferire l’Europa agli Stati Uniti grazie alla presenza di titoli strutturalmente più difensivi. Preferiamo posizioni long su IG e rischio subordinato rispetto al solo High Yield (HY), ma manteniamo un leggero sovrappeso negli HY. I default nel segmento HY sono in calo, ma i fondamentali sono sotto lieve pressione.

Le emissioni del settore finanziario tendono ad avere un beta più alto rispetto alle non finanziarie, ma i loro fondamentali sono attualmente molto solidi e la loro esposizione ai dazi è inferiore.

Per quanto riguarda la duration, la nostra preferenza è per i titoli con durata tra 5 e 7 anni e il mantenimento di una posizione long. Per tipologia di titoli il focus è per quelli AT1 che è stato quello più performante per l’anno in corso e che pensiamo sia destinato a ben comportarsi anche nel 2026. Ci piacciono anche gli hybrid corporate rispetto alle obbligazioni con rating BB.

Infine, la domanda persistente di credito forte e i fondamentali resilienti supportano la nostra posizione lunga in titoli investment-grade.