La Federal Reserve (Fed) non ha annunciato variazioni significative della sua politica durante l’incontro del Federal Open Market Committee (Fomc), tenutosi il 29 aprile. Dopo aver ribadito l’impegno della Fed a “ricorrere a tutti gli strumenti a sua disposizione per supportare l’economia statunitense in questi tempi difficili”, la dichiarazione post-meeting rivalutava lo stato attuale dell’economia con una serie di osservazioni allarmanti: “ondata di perdite di posti di lavoro”, “abbassamento significativo dei prezzi del petrolio”, “flusso del credito alterato”, solo per fare alcuni esempi.
Se non altro, le parole della banca centrale americana evidenziano la gravità dell’emergenza economica. Infatti, il discorso stesso ha lasciato intendere che le conseguenze saranno ampie, affermando che la situazione “evidenzia rischi considerevoli per le prospettive economiche di medio periodo”. Il riferimento al medio termine è molto importante, soprattutto perché durante l’ultima conferenza di marzo la Fed aveva fatto riferimento solamente a rischi per il breve termine; guardando a un lasso temporale più prolungato, invece, la Federal Reserve sottintende che si sta preparando per una politica monetaria proattiva e accomodante per un tempo prolungato, che sicuramente oltrepasserà il risolversi della pandemia di Covid-19.
Anche se non ci sono stati annunci riguardanti variazioni della politica monetaria, la Fed ha ancora molto da fare per rispondere alle problematiche immediate. Nelle ultime sei settimane, sono stati annunciati moltissimi nuovi interventi e il compito che adesso deve essere portato a termine è l’implementazione di questi provvedimenti e nel modo più efficace e nel minor tempo possibile. I commenti dello stesso presidente Jerome Powell su questo aspetto sono stati incoraggianti per due motivi in particolare.


Il primo è che Powell ha ribadito l’impegno della Fed affinché queste misure portino effetti concreti
Dopo un’accurata descrizione di ciò che la banca centrale degli Stati Uniti può e non può fare, il presidente della Fed ha affermato:
“Possiamo fare ciò che possiamo fare; e lo faremo fino al limite delle nostre possibilità. E continueremo a farlo.”
Ovviamente, i provvedimenti che sono stati annunciati rientrano in ciò che la Fed può fare, tant’è che questi interventi sono già stati approvati. Quindi ciò che è implicito nelle parole di Powell è che gli strumenti a disposizione saranno usati in modo aggressivo.
Il secondo aspetto riguarda il riferimento specifico del presidente Powell al Corporate Credit Facility
Il progetto sarebbe in procinto di essere ultimato e messo in atto a breve. Powell ha osservato che i mercati del credito si sono stabilizzati dopo l’annuncio di questa misura, prendendosi anche qualche merito in tal senso. Questa stabilizzazione ha comportato che nell’ultimo mese le imprese sono state in grado di finanziarsi, raccogliendo liquidità dagli investitori privati. Ciò costituisce ovviamente un aspetto positivo, non solo per investitori e aziende, ma anche nell’ottica della Fed stessa.
Piuttosto che compiacersi per la stabilizzazione, però, Powell ha proseguito affermando: “Ovviamente dovremmo passare ai fatti, al fine di concretizzare gli effetti positivi scaturiti dall’annuncio di questa misura”. Per gli investitori che stanno ancora aspettando l’inizio del programma d’acquisto di titoli societari, questo commento è stato il meglio che si potesse sperare come rassicurazione sul fatto che l’impegno rimane e gli acquisti arriveranno.
Guardando al futuro, ci sono due ambiti nei quali ci aspettiamo che la Fed prenda ulteriori provvedimenti nei prossimi meeting.
Il primo ambito è quello inerente alla guidance dei tassi d’interesse
In merito la Federal Reserve ha detto che “il Comitato manterrà questo range obiettivo fino a quando non sarà convinta che l’economia avrà superato gli eventi recenti e sarà sulla buona strada per raggiungere gli obiettivi di massima occupazione e stabilità dei prezzi.” Come detto prima, se le attuali difficoltà del sistema economico avranno ripercussioni di medio termine, allora è probabile che la Fed continuerà a mantenere i tassi d’interesse vicini allo zero ben oltre il momento in cui l’economia avrà superato gli ultimi eventi, anche dopo la ripresa. Noi ci aspettiamo che ciò sarà reso esplicito già nei prossimi meeting.
Il secondo ambito è quella dell’acquisto di asset
Attualmente la banca centrale sta acquistando Treasury e titoli garantiti da ipoteca (agency MBS) nella quantità ritenuta necessaria per sostenere il mercato e le condizioni di finanziamento. Tuttavia, è verosimile che prima o poi questa posizione si evolverà, diventando un impegno nel mettere pressione al ribasso sui rendimenti. Al fine di sostenere le condizioni di finanziamento e allo stesso tempo facilitare una risposta fiscale prolungata.
La Fed ha a disposizione molte opzioni per fare ciò, tra cui imporre un tetto alla curva dei rendimenti. Anche se Powell ha affermato che è troppo presto per andare nei dettagli, non ha comunque fatto niente per dissuaderci dal fatto che un annuncio in tal senso verrà fatto nelle prossime riunioni della Federal Reserve.
Redazione
La redazione di Fondi & Sicav è un team di esperti e appassionati di finanza, specializzati nell’analisi e nell’approfondimento di fondi comuni, SICAV e strumenti di investimento. Con un approccio chiaro e aggiornato, forniscono contenuti di qualità per guidare i lettori nelle scelte finanziarie più consapevoli.

