I commenti sulle prossime mosse della della Federal Reserve. Attesa per il meeting di oggi. Intervengono AllianzGI, Vontobel e Safra Sarasin

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Michael Krautzberger, CIO Public Markets di Allianz Global Investors, ha commentato: “ci aspettiamo che la Federal Reserve tagli i tassi di 25 punti base nella riunione del 17 settembre, portando l’intervallo obiettivo dei Fed Funds al 4,00%-4,25%.

L’indebolimento del mercato del lavoro americano sostiene il recente cambiamento nelle aspettative di taglio; guardando avanti, l’unico fattore che potrebbe mettere in discussione tali attese sarebbe una serie di sorprese al rialzo persistenti nei prossimi dati sull’inflazione.”

 

Carlos de Sousa

Carlos de Sousa, portfolio manager di Vontobel, è in linea con Krautzberger, prevedendo una riduzione di 25 punti base oggi. E aggiunge: “Il mercato del lavoro statunitense si sta dimostrando molto più debole di quanto previsto, con i payroll non agricoli in rallentamento a un ritmo tale da far incrementare costantemente la disoccupazione. Questo peggioramento è il motivo principale per cui la Fed probabilmente procederà a un nuovo taglio, nonostante l’inflazione sia ancora superiore all’obiettivo e l’impatto dei dazi non sia ancora stato pienamente avvertito dall’economia statunitense. Questo segna un cambio di marcia sul doppio mandato FED, che ora dà una maggiore enfasi alla piena occupazione rispetto all’obiettivo di inflazione del 2%.”

“Si stanno accentuando le preoccupazioni sulle istituzioni statunitensi, in particolare per l’indipendenza della Fed. Nel loro insieme, queste dinamiche rafforzano la nostra visione ribassista sul dollaro, formulata lo scorso aprile. Sebbene il rallentamento dell’economia statunitense peserà sulla crescita globale, prevediamo che il resto del mondo si dimostrerà più resiliente. Una pausa nell’eccezionalismo degli Stati Uniti dovrebbe migliorare il sentiment nei confronti dei mercati emergenti, che continuano a offrire diversificazione in un mondo in cui i rischi sono sempre più concentrati negli Stati Uniti”, conclude de Sousa.

 

Raphael Olszyna-Marzys

Secondo Raphael Olszyna-Marzys, International Economist di J. Safra Sarasin, “quando l’occupazione diminuisce, l’economia americana tende a indebolirsi rapidamente. Pertanto, il cuscinetto contro la recessione appare più sottile di quanto previsto in precedenza. Tuttavia, vi sono motivi per essere ottimisti. L’incertezza politica si è attenuata da aprile, gli investimenti legati all’intelligenza artificiale sono in forte espansione e sostengono la domanda, e le condizioni finanziarie si sono allentate.

Per quanto riguarda il doppio mandato della Fed, i rischi per l’occupazione sembrano ora superare quelli legati all’inflazione. Le pressioni sui prezzi si sono rafforzate e i dazi doganali potrebbero alimentare ulteriori aumenti dei prezzi man mano che le aziende ricostituiscono le scorte. Tuttavia, l’aumento dei prezzi finora è stato più limitato di quanto previsto in precedenza”.


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Stefania Basso

Laureata all'Università Statale di Milano, dal 2006 collaboro con Fondi&Sicav. Lunga esperienza nel settore del risparmio gestito come marketing manager presso Franklin Templeton Investments e J.P. Morgan Fleming Am a Milano e a Lussemburgo. Breve esperienza presso Lob Media Relations come ufficio stampa per alcune realtà finanziarie estere. In tutto il mio percorso professionale ho lavorato a stretto contatto con persone provenienti da diverse parti del mondo, che mi hanno permesso di avere un approccio dinamico e stimolante e di apprendere attraverso il confronto con realtà differenti.