I commenti a cura degli esperti di abrdn, Allianz GI e Pimco in attesa dell riunione della Federal Reserve di oggi

James McCann, vicecapo economista di abrdn

“La Fed chiederà al mercato di essere paziente. Sebbene la banca centrale sia sempre più ottimista sul fatto che l’inflazione stia tornando verso l’obiettivo, non è ancora pronta a togliere il piede dal freno. Infatti, manterrà ancora invariata la sua politica e probabilmente contrasterà ancora una volta le aspettative del mercato su un taglio dei tassi a marzo.

Tale cautela riflette la volontà di avere la certezza che l’inflazione si stia riducendo in modo duraturo, soprattutto in presenza di nuovi rischi per i prezzi delle merci globali, dovuti alla crisi nel Mar Rosso. Del resto, i dati sull’attività economica non suggeriscono alla Fed la necessità di allentare rapidamente la sua politica monetaria. In effetti, per il momento l’economia continua ad andare bene nonostante gli alti tassi di interesse.

Tuttavia, le misure di allentamento sono imminenti e al momento prevediamo che il primo taglio dei tassi avverrà a maggio. In seguito, prevediamo un ciclo di allentamento sostenuto, che riflette la nostra convinzione che nel 2024 l’economia soffrirà ancora di più”.

Franck Dixmier, global CIO fixed income di Allianz Global Investors

  • Riteniamo prematuro che la Fed prenda in considerazione un cambiamento della sua politica monetaria e non ci aspettiamo alcun annuncio di taglio dei tassi d’interesse alla prossima riunione del Fomc.
  • Data la resistenza dell’economia statunitense, non ci aspettiamo che la Fed fornisca tempistiche precise per il suo primo taglio dei tassi, che comunque non prevediamo prima della seconda metà dell’anno.
  • Non ci aspettiamo che il meeting del 30 e 31 gennaio generi importanti aggiustamenti di mercato, poiché il margine per un’ulteriore correzione dei tassi a lungo termine appare limitato.

Tiffany Wilding, managing director ed economist di PIMCO

– La Federal Reserve statunitense rilascerà una nuova dichiarazione del FOMC alle 20.00 di domani. Ci aspettiamo che la Fed modificherà il proprio linguaggio nella forward guidance contenuta in questa dichiarazione, eliminando l’orientamento al rialzo ora che nessun funzionario prevede ulteriori rialzi nelle proprie previsioni di base sui tassi di interesse.

– Per il resto, nonostante le buone notizie sull’inflazione core delle spese per i consumi personali (PCE), non ci aspettiamo una riunione eccessivamente dovish. Pensiamo che il presidente Powell non arriverà ad annunciare un taglio dei tassi a marzo, preferendo invece mantenere aperta l’opzione di un “live meeting” a marzo, con la possibilità di un taglio dei tassi.

– Nel complesso, continuiamo a ritenere che la valutazione dei rischi favorisca un primo taglio dei tassi più vicino alla metà dell’anno.


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