A colloquio con Sergio Vicini, area manager Umbria, Marche, Abruzzo, Molise, Basilicata, Puglia, Sardegna di Fideuram Intesa Sanpaolo Private Banking

Come è progredita la sua carriera e come ha fatto a diventare area manager?

«La mia vita professionale in Fideuram è iniziata subito dopo avere terminato il militare. A Firenze cominciai in punta di piedi nel 1987, senza competenze particolarmente sviluppate. Piano piano negli anni, sono passato attraverso vari ruoli manageriali: supervisore, regional manager, divisional manager e, infine, sono diventato area manager, ormai tre anni fa. Ho sempre preferito la gestione delle risorse umane, che non l’attività di private banker».

Quale formazione ha avuto per diventare area manager?

«Molta formazione si impara sul campo, facendo esperienze nei vari ruoli e conoscendo l’azienda nelle varie sfaccettature. Devo dire, però, che negli anni Fideuram si è molto evoluta sul piano formativo: il Campus a Milano è incentrato proprio sulla formazione dei propri collaboratori e utilizza anche aziende specializzate esterne molto all’avanguardia».

Quali sono, secondo lei, le doti più importanti che consentono di essere un buon area manager?

«Un buon manager, indipendentemente dalla tipologia di ruolo, a mio avviso deve capire i propri interlocutori, ascoltarne le esigenze, supportarli nei vari momenti che si alternano in una vita professionale; credo che siano i capisaldi per essere un buon leader. Dare l’esempio con i fatti, prima che con le parole, ti fa apprezzare nel quotidiano. Aumentare le proprie competenze ti rende utile, quando qualcuno chiede aiuto. Infine, una buona organizzazione, creando un team sinergico con l’ufficio segreteria, completa il quadro».

continua a leggere