Ormai la finanza comportamentale, non solo per i consulenti e tutti gli altri professionisti della finanza, ma anche per gli investitori privati e persino per i piccoli risparmiatori è diventata un must.

Almeno sul piano teorico, quasi tutti hanno capito che gli investimenti si programmano sul lungo periodo e con una chiara attenzione ai bisogni futuri, stando ben attenti che l’emotività non cambi programmi faticosamente stabiliti con il proprio professionista di riferimento. Avere consapevolezza dei fattori psicologici, emotivi e cognitivi nell’assumere una decisione finanziaria è indubbiamente di grande aiuto.

Detto ciò, la pratica molto spesso è tutt’altra cosa. È facile, al momento in cui si è seduti sul divano davanti a buon aperitivo, con un consulente che spiega con chiarezza quali sono le decisioni individuali giuste da prendere, stendere un piano finanziario a lungo termine.

Il difficile è mantenerlo quando i mercati crollano e si vede che si stanno annientando i risparmi, ma anche quando alcuni titoli o alcuni settori (non sono mai quelli in cui si è investito) salgono a perdifiato e si ha la netta sensazione che si stia perdendo, insieme a un sacco di soldi, l’occasione della vita.

Tra i primi a parlare di questi temi in Italia, al punto da essere considerato oggi uno dei maggiori esperti del Paese di finanza comportamentale, è stato Ruggero Bertelli, docente di gestione della banca, gestione del rischio di credito e gestione dei rischi finanziari presso l’Università di Siena, consulente di alcune reti di collocamento di prodotti finanziari e autore di diversi libri.

E proprio in un momento come l’attuale, che vede i mercati in preda alla volatilità a causa di decisioni politiche che appaiono ai più senza senso, che diventa importante avere un solidissimo entroterra di finanza comportamentale.

Mantenere i nervi a posto in queste occasioni è difficile per tutti e ancora più arduo è fare piccole ma efficaci  modifiche di portafoglio che magari, in un momento molto complicato, possono fornire qualche vantaggio competitivo con un rischio limitato.

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