Acquisti sul dollaro Usa, che prevale su tutte le divise asiatiche e anche sullo yen. Quest’ultimo è in calo nonostante i timori sul coronavirus che dovrebbero favorirlo in quanto valuta rifugio.
In Borsa tornano intanto gli acquisti a Wall Street, con il Nasdaq 100 che ha chiuso a 9.187,73 punti (+0,92%), e l’S&P 500 in rialzo dello 0,47% a 3.386,15 punti. Bene anche il Dow Jones, +0,40% a 29.348,03 punti. Il mercato Usa è stato spinto in alto dai titoli del comparto energia, semiconduttori ed Information Technology, mentre si sono mostrati deboli le utility ed il real estate.
Per il settore energia, lo shopping è stato alimentato dal rialzo dei prezzi del greggio, con il Brent sopra i 59 dollari al barile. Tra le blue chip, il Dow Jones ha guadagnato punti grazie agli acquisti su titoli come JPMorgan Chase (+1,36%), Goldman Sachs (+1,77%) e Walt Disney (+1,55%), mentre hanno segnato il passo Walmart Inc. (-1,63%) e The Travelers Companies, Inc (-1,01%).
Sul tabellone elettronico del Nasdaq, nel settore del software, le azioni della Adobe Inc. hanno guadagnato l’1,17% dopo che gli analisti di UBS hanno rivisto al rialzo il prezzo obiettivo sul titolo a 430 dollari rispetto ai precedenti 360 dollari per azione.
Borse europee, Piazza Affari in negativo
Apertura per lo più negativa per le borse europee, con Piazza Affari che registra un calo dello 0,3% nelle prime battute della seduta. In negativo alcuni titoli del listino, tra cui Atlantia, Azimut, Buzzi Unicem, Campari, Exor, Ferrari, Italgas, Pirelli, Prysmian, Snam, Telecome, Tenaris e Ubi Banca. In positivo Amplifon, Banca Generali, Bper Banca, CNH, Moncler, Nexi e Saipem.
Spread Btp/Bund a 136 punti base
Obbligazionario: il Bund future segna stamane un rialzo di 5 tick a quota 174,71 mentre lo spread Btp/Bund 10y è a 136 punti base, con il tasso del Btp decennale che rende il 0,934% (Aprile 2030).
Borse Asia-Pacifico miste
Le Borse dell’area Asia-Pacifico sono in territorio misto, con l’indice Nikkei 225 della Borsa di Tokyo che ha chiuso in rialzo dello 0,34% a 23.479,15 punti. A sostenere gli scambi anche la debolezza dello yen, che ha favorito i titoli legati all’export, oltre che la notizia di un nuovo intervento da parte della banca centrale cinese.
Per sostenere l’economia contro il coronavirus, infatti, La People’s Bank of China ha tagliato i tassi sui prestiti a un anno di 10 punti base e quelli a cinque anni di cinque punti base al 3,15% dal precedente 3,25%.
La borsa di Shanghai ha registrato un rialzo dell’1,84%, mentre Hong Kong sta andando alla chiusura in calo dello 0,34%. Sullo sfondo rimangono i timori per l’impatto dell’epidemia di coronavirus sull’economia globale, in particolare su quella cinese.
Germania, fiducia consumatori e prezzi alla produzione
In ambito macro, secondo il sondaggio Gfk in relazione al mese di marzo, la fiducia dei consumatori tedeschi si è attestata a 9,8 punti, in leggero calo rispetto ai 9,9 punti di febbraio. I prezzi alla produzione, invece, hanno registrato a gennaio un aumento dello 0,8% su base mensile, contro il +0,2% atteso dal mercato. Su base annua la variazione è stata di +0,2%.
Bilanci 2019: Anima Holdings, CoimaRES, 4AIM Sicaf
Azimut (EUR 24,19): Timone Fiduciaria ha avviato la cessione dell’1,78% del capitale attraverso una procedura di accelerated bookbuilding.
Moncler (EUR 39,04): l’AD Remo Ruffini non esclude un’eventuale operazione di M&A nel futuro, precisando che al momento non c’è nulla di concreto sul tavolo.
Terna (EUR 6,786): la utility ha chiuso il 2019 con un Ebitda di EUR 1,74 miliardi, in crescita rispetto ai 1,65 miliardi del 2018, e ricavi pari a EUR 2,3 miliardi da 2,2 dell’anno precedente.
Tiscali (EUR 0,012): firmato un term-sheet per l’acquisizione del 51% di MistralPay per un valore di EUR 200.000 e con l’impegno a versare nella società ulteriori EUR 1,8 milioni sotto forma di aumento di capitale nei due anni
successivi al closing.
Ubi Banca (EUR 4,323): si riunisce oggi il patto di consultazione tra azionisti, denominato Car, per una prima valutazione dell’offerta pubblica di scambio lanciata da Intesa Sanpaolo. S&P ha posto i rating della banca in Creditwatch positivo dopo l’Ops di Intesa.
Riassunto
Redazione
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