Francia a un bivio. Fitch dovrebbe pubblicare questo fine settimana l’aggiornamento del rating sovrano della Francia, mentre Moody’s e S&P dovrebbero farlo in ottobre e novembre. Robert Schramm-Fuchs, Portfolio Manager, Janus Henderson

Attualmente Fitch assegna alla Francia un rating AA- con outlook negativo. Senza un impegno sociale a favore della disciplina fiscale e una direzione politica più chiara, è improbabile che lo spread sovrano della Francia rispetto alla Germania si riduca in modo significativo. A seconda di come si evolveranno gli eventi, ciò potrebbe avvenire in modo graduale o improvviso.

Due scenari distinti potrebbero influenzare il sentiment degli investitori sulla Francia:

  • Scenario A: graduale ampliamento dello spread: in questo scenario, più probabile, i mercati azionari europei potrebbero assorbire il clima politico. I titoli quotati in Francia potrebbero persino registrare un rimbalzo nel breve termine, dopo essere stati penalizzati dalla recente incertezza. Macron, i partiti centristi e l’Unione Europea (UE) hanno pochi incentivi ad alimentare le tensioni. La Commissione Europea dovrebbe approvare un bilancio francese meno ambizioso nell’ambito della procedura per i disavanzi eccessivi, a condizione che si registrino progressi nella riduzione del disavanzo.
  • Scenario B: rapido ampliamento dello spread: se l’instabilità politica dovesse intensificarsi, i titoli azionari francesi potrebbero continuare a sottoperformare.

Il piano ‘Made for Germany’ è un faro nell’incertezza

A differenza della Francia, la Germania offre uno dei contesti macroeconomici più interessanti d’Europa. Il Paese sta investendo 500 miliardi di euro in spese fiscali per infrastrutture e difesa, mentre il settore privato sta investendo 631 miliardi di euro attraverso l’iniziativa “Made for Germany”. Una coalizione di governo coesa sta inoltre perseguendo modeste riforme in materia di welfare e fiscalità volte a rilanciare la crescita e a rafforzare la sostenibilità e la competitività.

A livello globale, le banche centrali stanno tagliando i tassi di interesse, mentre le curve dei rendimenti più ripide segnalano un’accelerazione economica. Queste dinamiche favoriscono l’economia tedesca trainata dalle esportazioni e posizionano l’Europa per una crescita sottovalutata nel 2026-2027.

Una posizione rialzista sull’Europa

Le riforme strutturali a livello dell’UE e il miglioramento delle condizioni macroeconomiche sostengono una prospettiva positiva per le azioni europee. Continuiamo a mantenere una visione positiva per l’Europa e rimaniamo prociclici e rialzisti, riflettendo la fiducia nella traiettoria di crescita a medio termine della regione.


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Rocki Gialanella

Laurea in Economia internazionale presso l’Università degli Studi di Napoli ‘Federico II’. Ho abbracciato il progetto FondiOnline.it nel 2001 e da allora mi sono dedicato allo sviluppo/raggiungimento del target che ci eravamo prefissati: dare vita a un’offerta informativa economico-finanziaria dal linguaggio semplice e diretto e dai contenuti liberi e indipendenti. La storia continua con FONDI&SICAV.