Aggiornamento sui mercati a cura di UniCredit
L’agenda macro di oggi, venerdì 2 dicembre, si presenta particolarmente
interessante. In mattinata sarà disponibile il dato sull’indice prezzi alla
produzione dell’Eurozona. Nel pomeriggio invece saranno resi noti, sul fronte
statunitense, i dati sui nuovi lavoratori dipendenti non agricoli, sull’indice
retribuzioni e sul tasso di disoccupazione.
Sul fronte europeo, secondo quanto comunicato da Statistisches Bundesamt
(Destatis, l’agenzia nazionale di statistica tedesca), in ottobre le esportazioni
dalla Germania sono calate dello 0,6% mensile, dopo il -0,7% della lettura finale
di settembre e contro il -0,3% del consensus. Il surplus della bilancia
commerciale è cresciuto a EUR 6,9 mld dai EUR 2,8 mld di settembre. Il dato si
confronta con i EUR 5,2 mld del consensus. Inoltre, sempre secondo quanto
comunicato da Destatis, l’agenzia nazionale di statistica tedesca, in ottobre i
prezzi all’import sono scesi in Germania dell’1,2% mensile, contro il precedente
calo dello 0,9% di settembre ed il -1,7% del consensus. Su base annua l’indice
dei prezzi all’import è balzato del 23,5% contro il 29,8% precedente e il +23,3%
atteso dagli economisti. In Francia, la produzione industriale francese è
diminuita a ottobre del 2,6% rispetto al mese precedente contro il -0,9% di
settembre. Gli economisti avevano previsto una variazione nulla.
Sul fronte asiatico, l’Ufficio di Statistica della Corea del Sud ha reso noto che a
novembre l’indice dei prezzi al consumo (inflazione) si è attestato a +5,0% su
base annuale. Il dato è leggermente migliore delle attese degli analisti pari a
+5,1% ed in calo rispetto alla precedente rilevazione di ottobre (+5,7%). Su base
mensile il dato è sceso dello 0,1%. L’Inflazione Core (ex food) è salita dello 0,3%
su base mensile e del 4,3% su quella annuale dopo il +0,4% e +4,2% di ottobre.
Sul fronte oceaniano, l’Ufficio di statistica australiano ha reso noto questa
mattina che ad ottobre, in Australia, le vendite al dettaglio hanno fatto
registrare un calo dello 0,2% rispetto al mese precedente. Il dato è inferiore alle
attese degli analisti che avevano stimato un incremento dello 0,2%, dopo il
+0,6% di settembre. Su base annuale invece il dato è salito del 12,5%.
Il cross euro/dollaro vale 1,0525 in rialzo dello 0,09%, mentre il cambio
euro/yen si attesta su 141,65 in calo dello 0,09% e il cambio usd/jpy scambia a
135,10 in calo di 0,13%.
Derivati sul greggio misti. Il futures sul Brent sale lo 0,16% a USD 87,02 il
barile, mentre WTI Usa scende dello 0,47% a USD 80,84.
Stamane il Bund future ha aperto a 142,48 e il Btp future a 121,14. Lo spread
Btp/Bund riparte da 190 pts, con il rendimento del nostro Btp decennale al
3,707 %.
Apertura negativa per le borse europee, con Piazza Affari che rimane stabile
poco sotto la pari. Complessivamente negativi i titoli bancari. In ribasso
Tenaris, Unipol, Eni, Moncler e Snam. In rialzo invece Diasorin, Amplifon,
Azimut, Saipem e Leonardo.
Azionariato asiatico negativo stamane con il Nikkei 225 della borsa di Tokyo
che scende dell’1,59%, Hong Kong dello 0,33%, Shanghai dello 0,29%, Seoul
dell’1,84% e Sidney dello 0,72%. C’è attesa da parte degli addetti ai lavori per
il dato che verrà rilasciato oggi negli Stati Uniti in merito all’andamento del
mercato del lavoro nel settore non agricolo. Il dato potrebbe influenzare le
prossime mosse di politica monetaria della Fed, dopo che in settimana, il
numero uno della banca centrale americana ha fatto capire che già a dicembre
potrebbe rallentare la politica di rialzo dei tassi per frenare la crescita
dell’inflazione. C’è comunque ottimismo per quanto riguarda l’andamento della
domanda cinese poiché sembra che la curva delle infezioni da Covid stia
flettendo e dunque potrebbero allontanarsi il rischio di ulteriori chiusure da
parte delle autorità governative cinesi.
La Borsa di New York ha chiuso la prima seduta di dicembre in ordine sparso
all’indomani del rally innescato dalle parole di Jerome Powell sul possibile
rallentamento del ritmo di rialzo dei tassi. Il Dow Jones ha perso lo 0,56%,
l’S&P 500 lo 0,09 %, mentre il Nasdaq Composite ha guadagnato lo 0,117%.
Tra i titoli in evidenza Salesforce -8,09%. Il gruppo del customer relationship
management ha annunciato le dimissioni del co-CEO Bret Taylor. Costco
Wholesale Corporation -6,56%. La catena di ipermercati all’ingrosso ha
registrato a novembre vendite nette in crescita del 5,7%, in rallentamento
rispetto al +7,7% di ottobre. PVH Corp. +9,51%. Il gruppo d’abbigliamento ha
chiuso il terzo trimestre con ricavi ed utile per azione adjusted superiori alle
attese e prevede un giro d’affari annuale nella parte alta della guidance.
Redazione
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