Franklin Templeton: i timori non mancano ma è importante riconoscere anche le condizioni favorevoli al mercato azionario che potrebbero verificarsi nel 2026. Shep Perkins, Chief Investment Officer di Putnam Equity, gruppo Franklin Templeton

Il mercato azionario statunitense ha sorprendentemente registrato un rialzo nel 2025. Le azioni di un’ampia gamma di settori hanno dimostrato resilienza di fronte a molte sfide macroeconomiche. Le opportunità di investimento sono aumentate man mano che il mercato si è ampliato, e la crescita degli utili societari ha superato le aspettative. Il potenziale dell’intelligenza artificiale (IA) è diventato un motore ancora più potente di sentiment e investimenti in settori ben oltre la tecnologia.

Cosa potrebbe andare bene?

Ci sono molte cose che potrebbero andare bene da qui in avanti. A livello generale, abbiamo condizioni finanziarie globali più favorevoli, frutto di tagli sincronizzati dei tassi da parte delle banche centrali. Il sistema bancario statunitense presenta una combinazione sana di solidi coefficienti patrimoniali e tassi di insolvenza inferiori alla media. Sebbene l’ansia per livelli di prezzo più elevati non sia scomparsa, le recenti tendenze inflazionistiche restano sotto controllo, anche con l’impatto delle tariffe. Man mano che il dibattito si intensifica sul rischio di una bolla dell’IA, gli investitori non dovrebbero perdere di vista la forza a lungo termine di questa tecnologia emergente e rivoluzionaria. Gli investimenti pianificati nell’IA sono impressionanti e appena iniziati, con 500 miliardi di dollari previsti dai principali hyperscaler. Questo sta anche catalizzando un ciclo di investimenti nella generazione e trasmissione di energia elettrica. Nell’anno a venire, ci aspettiamo che l’IA continui a offrire nuovi sottoinsiemi di potenziali vincitori e una vasta gamma di nuovi casi d’uso. C’è anche il potenziale per un boom generale della produttività, poiché l’IA inizia a fornire guadagni tangibili in termini di efficienza. Altri scenari positivi per l’anno prossimo includono segnali di ripresa nel settore immobiliare commerciale dopo il forte rallentamento indotto dalla pandemia. Inoltre, incentivi aziendali derivanti dal Big Beautiful Bill e la deregolamentazione potrebbero stimolare ulteriori investimenti da parte delle imprese. Dal punto di vista geopolitico, un piano di pace tra Russia e Ucraina e la ricostruzione dell’Ucraina potrebbero dare una spinta economica alle aziende europee e globali. E un accordo commerciale produttivo tra Stati Uniti e Cina ridurrebbe le tensioni e favorirebbe le azioni globali.

Molto può andare bene, ma il percorso potrebbe non essere lineare

È lecito chiedersi: il mercato ha già scontato tutte queste buone notizie? L’S&P 500 è più costoso della media, trainato dalle valutazioni elevate delle azioni growth a mega-cap (pensiamo ai “Magnifici Sette”). Tuttavia, osservando queste azioni singolarmente, molte di esse sono scambiate in linea o a prezzi inferiori rispetto alle loro medie storiche. Ad esempio, Amazon non è mai stata così economica come oggi, e NVIDIA è scambiata ben al di sotto della sua media decennale. Certo, sono aziende più grandi, la crescita futura sarà probabilmente più lenta e l’IA ha introdotto incertezza nei loro modelli di business (oltre a creare opportunità). Ciò che gli investitori potrebbero non apprezzare è che le azioni dell’S&P 500—escludendo i Magnifici Sette—sono scambiate circa il 15% sopra la loro media storica decennale. Si potrebbe sostenere che le loro valutazioni iniziali fossero basse e che il mercato stia segnalando migliori opportunità di crescita in futuro, sostenute da una forza economica più ampia e dal calo dei tassi di interesse.

 


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Rocki Gialanella

Laurea in Economia internazionale presso l’Università degli Studi di Napoli ‘Federico II’. Ho abbracciato il progetto FondiOnline.it nel 2001 e da allora mi sono dedicato allo sviluppo/raggiungimento del target che ci eravamo prefissati: dare vita a un’offerta informativa economico-finanziaria dal linguaggio semplice e diretto e dai contenuti liberi e indipendenti. La storia continua con FONDI&SICAV.