Giornata densa di appuntamenti quella odierna, con la pubblicazione del Pil
2020 della Germania. Sotto la lente anche le banche centrali, prima la BCE che diffonde i verbali dell’ultima riunione di dicembre e poi la FED con un intervento del presidente Powell. Negli Stati Uniti in arrivo le nuove richieste di sussidi settimanali alla disoccupazione.
In Giappone gli ordinativi di macchinari sono cresciuti in novembre di 1,5%
rispetto a ottobre e calati di 11,3% a perimetro annuo. La lettura è migliore delle
attese, con un consensus di una flessione di 6,2% su mese e del -15,4% su anno,
dopo il recupero di rispettivi 17,1% e 2,8% messo a segno in ottobre.
Nella conferenza stampa di ieri sera Matteo Renzi ha annunciato le dimissioni
delle ministre Bellanova e Bonetti, oltre a quelle di Scalfarotto, aprendo di fatto
una crisi di governo.
Il premier Conte si è detto rammaricato accettando le dimissioni delle ministre di Italia Viva e dicendo di aver informato il Presidente Mattarella. Secondo i giornali, Conte sembra ora intenzionato a prendere tempo prima di decidere se presentare le dimissioni al capo dello Stato o, più probabilmente, andare alla conta in Parlamento.
Atteso intanto stasera un nuovo CdM sullo scostamento di bilancio da EUR 24 mld necessario a finanziare misure di stimolo anti-pandemia, misura che comunque avrà il sostegno di Italia Viva.
Negli Stati Uniti la Camera ha votato ieri l’impeachment contro Donald Trump,
unico presidente della storia Usa sottoposto per la seconda volta alla messa in
stato di accusa. Per l’imputazione di “incitazione all’insurrezione” dopo gli eventi
di Capitol Hill, oltre a tutti i democratici, si sono schierati anche 10 repubblicani
Perde slancio il rimbalzo del dollaro, in scia al calo dei rendimenti dei Treasuries rispetto al massimo da 10 mesi toccato ieri. Il cross euro/dollaro è a 1,2215, l’euro/yen scambia a 126,66, il dollaro viaggia a 103,69 yen.
Prezzi del petrolio in rialzo stamane, con il futures sul Brent guadagna il 1,10%
a USD 57,20 il barile, al Nymex il Wti Usa +0,90% a USD 53,70.
Stamane il Bund future marzo ha aperto in calo di 1 tick a 177,45, il Btp future
cede 45 bp a 151,20. Lo spread Btp/Bund riparte da 111 pts, con il rendimento
del nostro Btp decennale salito allo 0,58%. In un quadro politico compromesso,
appuntamento in mattinata con le prime aste a medio-lungo termine del 2021.
Il Tesoro mette a disposizione fino a EUR 4,5 mld del nuovo Btp 7 anni marzo
2028, fino a EUR 2,75 mld della 7a tranche del Btp 3 anni gennaio 2024 e fino a
EUR 2 mld della 2a riapertura del trentennale settembre 2051.
Apertura poco mossa per le borse europee, con i principali indici EU e Piazza
Affari intorno alla parità nelle prime battute. Deboli i titoli bancari, in calo le
utilities, Eni e Saipem, in rialzo invece FCA (che ha staccato un dividendo
straordinario di EUR 1,84 nell’ambito della fusione con PSA Peugeot), Stm e
Atlantia.
Borse asiatiche contrastate stamane, con l’indice Nikkei 225 della borsa di Tokyo che ha chiuso le contrattazioni in rialzo dello 0,85% (ai massimi da 30 anni), male Shanghai in calo dello 0,90%, Hong Kong sale invece dello 0,81%, Sidney +0,43%, mentre Seoul è piatta con un rialzo dello 0,05%. Diffusi i dati relativi alla bilancia commerciale della Cina in dicembre, con le esportazioni balzate del 18,1% su base annua, meglio del +15% delle attese, le importazioni sono cresciute del 6,5% rispetto al +5% del consensus.
Il surplus commerciale si è attestato di conseguenza a USD 78,17 mld, più dei USD 72 mmld stimati e dei USD 75,4 mld di novembre.
Wall Street ha chiuso la seduta di ieri poco mossa nel giorno del secondo
l’impeachment votato contro Donald Trump, con l’indice Dow Jones sceso
dello 0,03%, mentre l’S&P500 ha messo a segno un rialzo dello 0,23%.
Performance migliore per il Nasdaq Composite (+0,43%). Buone notizie sono
arrivate con il vaccino prodotto dalla Johnson & Johnson (-0,15%), considerato
sicuro dal New England Journal of Medicine. Spicca l’ottima performance di Intel (+6,97%): gli operatori apprezzano la notizia della sostituzione dell’amministratore delegato, con efficacia dal 15 febbraio 2021. Prosegue il trend positivo di General Motors (+1,9%), dopo aver terminato la seduta precedente con un rialzo di oltre il 6%.
Redazione
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