Weekly Newsletter di Cassa Lombarda. L’analisi settimanale dei mercati finanziari a cura dell’Advisory

Macro review

L’inflazione nell’Eurozona ha rallentato significativamente nel mese di ottobre. Il tasso annuo di inflazione è sceso dal 4,3% di settembre al 2,9%. Si tratta del livello più basso da luglio 2021. Come previsto, la Federal Reserve ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25 – 5,5%. I dati USA sull’occupazione di ottobre hanno mostrato un aumento di 150.000 posti di lavoro il mese scorso – e il tasso di disoccupazione ha sorpreso nella direzione opposta, salendo al 3,9%.

Forse l’elemento più gradito del rapporto è stato il rallentamento della crescita dei salari, considerato dalla Fed fondamentale per contenere l’inflazione. Questo dato chiude in modo positivo una settimana tumultuosa, caratterizzata da guadagni contrastanti e dalla riunione di politica monetaria del FOMC.

La crescita dei salari su base annua è scesa di 20 punti base, passando dal 4,3% al 4,1%, il valore più basso di crescita annua dei salari dal giugno 2021. Essendo il primo dato sull’inflazione di ottobre, è di buon auspicio per chi spera che la Fed ponga fine al ciclo di rialzi dei tassi.

Azioni

Wall Street ha continuato il suo rally nella settimana. Gli investitori, infatti, hanno interpretato un rapporto sui posti di lavoro più debole del previsto come un segno che il tentativo della Federal Reserve di ridurre l’inflazione gettando acqua fredda sull’economia sta funzionando come previsto. L’indice MSCI World (2.883) è salito del +5,56% in cinque sedute, mettendo a segno la miglior settimana da un anno.

L’indice si è anche portato oltre la soglia chiave dei 2.800/2.820 punti, fornendo un primo segnale di spinta. Anche a Wall Street, grazie a cinque sedute positive di seguito, l’S&P500 (4.358 punti. +5,85%) ha messo a segno la migliore settimana da un anno, così come il Nasdaq (+6,61% a 13.478 punti). In poche battute si è passati dal monitorare con preoccupazione la tenuta delle soglie discriminanti, a 4mila e 12.500 punti, al guardare con ottimismo alla possibilità di violare i primi ostacoli al rialzo posizionati a 4.400 e 13.700 punti.

Obbligazioni

La convinzione che la FED abbia toccato il picco dei tassi ha permesso al mercato obbligazionario di chiudere la miglior settimana da 5/7 mesi. Il prezzo del Treasury Note decennale è cresciuto in cinque sedute dell’1,80%, miglior bilancio da marzo, con rendimento sceso a 4,57%, livello che non vedeva da oltre un mese. Rendimento del Treasury Biennale a 4,86% da 4,98% dell’apertura, è il livello più basso da tre mesi.

In Eurozona: Bund tedesco +1,5% la settimana con il rendimento che riparte da 2,64%, il livello più basso da metà settembre. BTP +2,75% la settimana con il rendimento che riparte da 4,51%, livello più basso da un mese e mezzo. Spread 187, livello più basso da inizio ottobre.

Valute e materie prime

L’Indice Bloomberg (105,0 usd) continua a muoversi pochissimo, il bilancio settimanale è stato -0,6%. L’idea è questa: la probabile fine del ciclo di rialzi della Fed dovrebbe allentare la pressione sull’attività industriale globale e favorire la ripresa del consumo di materie di base. Il petrolio chiude la settima in area -6%, la seconda negativa di seguito. Gli analisti di ING affermano in una nota che il mercato petrolifero sarà in surplus nel primo trimestre del prossimo anno, “il che potrebbe essere sufficiente a convincere sauditi e russi a continuare con i tagli”.

Prezzo poco mosso per l’oro, da -0,7% della scorsa settimana, a livello operativo 1.930 usd e 2mila usd sono le due aree da monitorare per acquisti/vendite. Sul fronte valutario, il dollaro ha perso circa un punto e mezzo la scorsa settimana in reazione alle novità “dovish” della FED e dati del lavoro deboli in US il cross è salito ai massimi da circa due mesi.

Outlook

In Germania in settimana è previsto il dato CPI sull’inflazione tedesca e produzione industriale, che dovrebbero registrare una flessione congiunturale dell’1,3% a settembre dopo il +3,9% del mese prima. UK comunicherà il dato sui prezzi delle abitazioni. In agenda giovedì gli interventi pubblici di Christine Lagarde e Jerome Powell. Venerdì sera a mercati chiusi, uscirà il verdetto di Fitch sul rating dell’Italia, dopo le conferme del rating di S&P e Dbrs.


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