Intervista a Esther Baroudy, senior portfolio manager azionario globale, State Street Global Advisors

La Borsa di Tokyo ha toccato il massimo storico degli ultimi trenta anni dopo l’annuncio delle dimissioni del premier giapponese Yoshihide Suga. Come interpretate questa reazione?

L’indice di gradimento del Primo Ministro Suga è sceso al di sotto del 30% in estate e il Premier rischiava quindi di diventare un ostacolo per il Partito Liberal Democratico alle prossime elezioni.
Inoltre l’attuale mandato del parlamento scade il 21 ottobre e le elezioni devono svolgersi al più tardi entro il 28 novembre. Di conseguenza, il sentiment di mercato teme che le chance del Partito di conservare la sua notevole maggioranza alla Camera nelle prossime elezioni possano essere essersi ridotte. E questo, a sua volta, genererebbe incertezza politica.
Il nuovo leader del Partito Liberal Democratico verrà proclamato il 29 settembre. E il mercato azionario attende con impazienza questa nomina affinché la nuova figura di spicco possa mantenere il Partito al governo e attuare politiche relativamente attente al mercato. Vorremmo sottolineare che, nonostante la Borsa di Tokyo abbia raggiunto un massimo storico, ha comunque sottoperformato gli altri mercati azionari. Pertanto il rally deve recuperare terreno rispetto alle altre piazze.
Quali sono i fattori che hanno supportato il recupero delle quotazioni azionarie nipponiche negli ultimi anni e quali trend individuate per il futuro?
L’industria giapponese dei macchinari di alta precisione, che incorpora una forte componente di R&S e proprietà intellettuale, rende questi prodotti molto ambiti a livello globale. La domanda di esportazione sta mostrando una forte ripresa post pandemia e con prezzi su buoni livelli – l’indice dei prezzi alla produzione è a +5,6% anno su anno.
Le esportazioni verso gli Stati Uniti e l’Asia sono particolarmente sostenute: gli Stati Uniti, in particolare, stanno sperimentando una vera e propria ripresa del settore manifatturiero. Ed è probabile che importino questi prodotti per farsi trovare preparati.
Ci aspettiamo che questi trend continuino nei prossimi due-tre anni. Alcune aziende giapponesi avranno anche buone opportunità nel tema del cambiamento climatico, beneficiando della produzione di tecnologie energetiche ecologiche ed efficienti. Questo, a sua volta, aiuterà a rendere possibile la pianificazione di emissioni nette zero per molte altre aziende a livello mondiale.
Stefania Basso
Laureata all'Università Statale di Milano, dal 2006 collaboro con Fondi&Sicav. Lunga esperienza nel settore del risparmio gestito come marketing manager presso Franklin Templeton Investments e J.P. Morgan Fleming Am a Milano e a Lussemburgo. Breve esperienza presso Lob Media Relations come ufficio stampa per alcune realtà finanziarie estere. In tutto il mio percorso professionale ho lavorato a stretto contatto con persone provenienti da diverse parti del mondo, che mi hanno permesso di avere un approccio dinamico e stimolante e di apprendere attraverso il confronto con realtà differenti.

