Intervista a Cédric Le Berre Senior Analyst di Union Bancaire Privée (UBP)

UBP tassi Cina

La Borsa di Tokyo ha toccato il massimo storico degli ultimi trenta anni dopo l’annuncio delle dimissioni del premier giapponese Yoshihide Suga. Come interpretate questa reazione?
Cédric Le Berre

Sebbene non sia ancora chiaro chi sarà il prossimo Primo Ministro, è molto probabile che alle prossime elezioni vinca ancora il Partito Liberal-Democratico, seppur con un calo dei seggi alla Camera dei Rappresentanti. Se vincerà l’LDP è probabile che saranno mantenute le politiche attuali e la situazione politica rimarrà stabile.

Ciò sarà positivo per il mercato azionario giapponese. Ciò che possiamo aspettarci sicuramente dal prossimo Primo Ministro, indipendentemente da chi sarà, saranno ulteriori misure per affrontare il Covid e ulteriori stimoli economici.

Le deboli misure introdotte da Yoshihide Suga per affrontare il Covid hanno contributo direttamente a diminuirne la popolarità. Questo calo nei consensi ha portato molti a temere che il Partito Liberal Democratico possa andare incontro un’importante sconfitta alle prossime elezioni della Camera dei Rappresentanti.

Il balzo del TOPIX fino a raggiungere il massimo storico degli ultimi 30 anni è la conseguenza dell’ottimismo del mercato di fronte al ridimensionarsi dei timori legati all’imminente cambio del Primo Ministro. Il rimbalzo del prezzo delle azioni è probabilmente in parte dovuto anche alle aspettative di misure di sostegno e di stimolo economico da parte della nuova amministrazione.

Quali sono i fattori che hanno supportato il recupero delle quotazioni azionarie nipponiche negli ultimi anni e quali trend individuate per il futuro?

Sebbene le attese degli investitori stranieri sull’azionario giapponese siano scese dai livelli registrati durante l’Abenomics, la riforma della governance e i miglioramenti al ROE (derivanti fra l’altro dall’implementazione del Codice di Governance per le aziende e del Codice di Stewardship) hanno continuato a sostenere il mercato azionario giapponese. Si ritiene che nessuno dei candidati a diventare il prossimo primo ministro abbia nulla in contrario alla riforma della governance.

Crediamo che chiunque salirà al potere spingerà per un ulteriore rafforzamento della governance e per un uso più efficiente del capitale. Il prossimo governo farà probabilmente proprio l’obiettivo di Suga di raggiungere la carbon neutrality entro il 2050. Probabilmente promuoverà anche investimenti prolungati in iniziative verdi e per la trasformazione digitale all’interno del governo.


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Stefania Basso

Laureata all'Università Statale di Milano, dal 2006 collaboro con Fondi&Sicav. Lunga esperienza nel settore del risparmio gestito come marketing manager presso Franklin Templeton Investments e J.P. Morgan Fleming Am a Milano e a Lussemburgo. Breve esperienza presso Lob Media Relations come ufficio stampa per alcune realtà finanziarie estere. In tutto il mio percorso professionale ho lavorato a stretto contatto con persone provenienti da diverse parti del mondo, che mi hanno permesso di avere un approccio dinamico e stimolante e di apprendere attraverso il confronto con realtà differenti.