Intervista a Daisuke Nomoto, Responsabile globale azioni giapponesi di Columbia Threadneedle Investments

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La Borsa di Tokyo ha toccato il massimo storico degli ultimi trenta anni dopo l’annuncio delle dimissioni del premier giapponese Yoshihide Suga. Come interpretate questa reazione?
Daisuke Nomoto

Dopo mesi di calo degli indici di gradimento, il primo ministro Suga ha annunciato che non si candiderà alle elezioni come leader del governo (LDP) dimettendosi quindi da primo ministro.

Oltre alle crescenti critiche pubbliche sulla sua risposta alla pandemia di Covid-19 e alla pressione sui giochi olimpici di Tokyo, portati avanti nonostante le obiezioni degli esperti sanitari, una serie di sconfitte nelle elezioni regionali ha sottolineato il malcontento del pubblico nei confronti del governo.

Dato il crollo dell’indice di gradimento del gabinetto di Suga, il partito temeva di perdere le elezioni della Camera Bassa senza un cambiamento del primo ministro.

La notizia delle sue dimissioni ha prolungato un rally delle azioni giapponesi che ha portato l’indice Topix ai massimi da 30 anni. Nonostante il cambio del primo ministro, le prospettive del panorama politico giapponese dovrebbero essere considerate positive dagli investitori, poiché è probabile che una coalizione al potere (LDP + Komei Party) continui a detenere la maggioranza.

Quali sono i fattori che hanno supportato il recupero delle quotazioni azionarie nipponiche negli ultimi anni e quali trend individuate per il futuro?

Ci aspettiamo che la spina dorsale della politica economica, estera e fiscale rimanga intatta, favorendo un processo continuativo in termini di ripresa economica.

Storicamente parlando, il mercato azionario giapponese è stato sensibile alle elezioni per la Camera dei Rappresentanti, che definiscono la stabilità dell’amministrazione in futuro.

Nel caso in cui l’LDP mantenga la sua maggioranza unica, possiamo aspettarci un’importante reazione del mercato. A condizione che il partito di coalizione non perda più di 72 seggi – uno scenario che ora consideriamo improbabile data l’imminente uscita del sempre più impopolare Suga – possiamo aspettarci che le azioni giapponesi registrino una performance ragionevolmente buona, data la ripresa economica globale, le valutazioni poco impegnative e le percentuali di vaccinazione in aumento.

Con il mercato che storicamente ha performato bene nelle ultime 14 elezioni generali dal 1979, crediamo che questo potrebbe essere un catalizzatore per l’indice giapponese per raggiungere potenzialmente gli Stati Uniti e l’Europa, dato il ritardo nel corso dell’anno.

Rimaniamo anche positivi sull’imminente annuncio del bilancio suppletivo (previsto in circa 30 trilioni di Yen), che dovrebbe sostenere ulteriormente l’economia. Possiamo anche essere certi che, a prescindere dal prossimo premier, la politica monetaria della banca centrale giapponese rimarrà accomodante nel breve termine, almeno fino alla fine del mandato dell’attuale governatore nell’aprile 2023.

Nel frattempo, il governo sta discutendo la possibilità di allentare le restrizioni Covid nel settore della ristorazione e dell’intrattenimento. Se le misure di allontanamento sociale si allenteranno ulteriormente, possiamo aspettarci una ripresa delle attività di riapertura per sostenere la ripresa dell’economia dei servizi.


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Stefania Basso

Laureata all'Università Statale di Milano, dal 2006 collaboro con Fondi&Sicav. Lunga esperienza nel settore del risparmio gestito come marketing manager presso Franklin Templeton Investments e J.P. Morgan Fleming Am a Milano e a Lussemburgo. Breve esperienza presso Lob Media Relations come ufficio stampa per alcune realtà finanziarie estere. In tutto il mio percorso professionale ho lavorato a stretto contatto con persone provenienti da diverse parti del mondo, che mi hanno permesso di avere un approccio dinamico e stimolante e di apprendere attraverso il confronto con realtà differenti.