Apertura negativa per le borse europee. In mattinata sarà resa nota la lettura preliminare dell’inflazione in Eurozona e in Italia. Aggiornamento sui mercati a cura di UniCredit

 

L’agenda macro di oggi, venerdì 1 luglio, si presenta particolarmente densa di
appuntamenti rilevanti. Durante tutta la giornata, infatti, saranno pubblicati i
dati relativi ai PMI manifatturieri in tutte le principali economie mondiali. Inoltre,
in mattinata sarà resa nota la lettura preliminare dell’inflazione in Eurozona e in
Italia.

Sul versante asiatico, ulteriore frenata per l’attività manifatturiera del
Giappone, che rimane comunque sopra la soglia di 50 pts che separa crescita da
contrazione per il diciassettesimo mese consecutivo (dopo una striscia negativa
durata 22 mesi). In giugno l’indice Pmi Jibun Bank stilato da S&P Global è infatti
sceso a 52,7 pts dai 53,3 pts di maggio (53,5 pts in aprile), in linea con la lettura
preliminare. Sempre in Giappone, secondo i dati diffusi dal ministero nipponico
di Affari Interni e Comunicazione, in giugno l’inflazione è calata nella regione di
Tokyo al 2,3% annuo dal 2,4% di maggio (2,5% in aprile, quando si era attestata
sui massimi dal 2,9% del settembre 2014). L’indice core dei prezzi al consumo
è invece cresciuto del 2,1% annuo contro l’1,9% di aprile e maggio (0,8% in
marzo). Il dato è in linea con il consensus. I prezzi al consumo sono calati dello
0,1% su base mensile, rettificata stagionalmente, contro il rialzo dello 0,2% della
lettura finale di maggio (0,4% l’incremento di aprile). Inoltre, secondo quanto
comunicato dal ministero di Affari interni e Comunicazione nipponico, in maggio
il tasso di disoccupazione è cresciuto in Giappone al 2,6% contro il 2,5% atteso
dagli economisti per una lettura invariata rispetto ad aprile (2,6% era stata
anche la lettura relativa a marzo). Sempre sul versante asiatico, ulteriore
recupero in giugno per l’attività manifatturiera di Pechino. L’indice Caixin Pmi
della Cina, elaborato da S&P Global, ha infatti registrato un progresso a 51,7 pts
dai 48,1 pts di maggio (46,0 pts in aprile), tornando dopo tre mesi sopra la soglia
di 50 pts che separa espansione da contrazione. Il dato, ampiamente superiore ai
50,1 pts del consensus, si attesta sui massimi dai 52,0 pts del maggio 2021.

Il cross euro/dollaro vale 1,0451 in calo di 0,21%, mentre il cambio euro/yen si
attesta su 141,11 in calo dello 0,79% e il cambio usd/jpy scambia a 134,93 in
calo di 0,59%.

Derivati sul greggio in ribasso. Il futures sul Brent perde lo 0,38% a USD
108,62 il barile, mentre WTI Usa scende dello 0,55% a USD 105,18.

Stamane il Bund future ha aperto a 148,98 il Btp future a 122,98. Lo spread
Btp/Bund riparte da 208 pts, con il rendimento del nostro Btp decennale al
3,427%.

Apertura negativa per le borse europee, con Piazza Affari che perde circa un
punto percentuale. Complessivamente negativi i titoli bancari. In ribasso,
anche, Saipem, STMicroelectronics, Nexi, Enel e Prysmian. In rialzo, invece,
Leonardo, Recordati e Diasorin.

Azionariato asiatico negativa stamane con il Nikkei 225 della borsa di Tokyo
in ribasso dell’1,73%, Hong Kong dello 0,62%, Shanghai dello 0,30%, Seoul
dell’1,17%, mentre Sidney ha perso lo 0,43%. Dopo una seduta in frenata per
Wall Street, alla riapertura degli scambi sui mercati asiatici la tendenza in
negativo è stata confermata. Oltre ai timori per una recessione innescata dalla
stretta monetaria della Federal Reserve (Fed), in Asia a prevalere è il
pessimismo in scia all’ulteriore peggioramento della fiducia delle grandi
imprese del Giappone. Nel secondo trimestre 2022 l’indice Tankan stilato
dalla Bank of Japan è infatti sceso a 9 pts dai 14 pts del primo (il dato è
inferiore ai 12 pts del consensus di Quick). Tornando agli Usa, invece,
l’inflazione non ha dato segnali di significativo rallentamento: in maggio il Pce
Price Index (metrica privilegiata dalla Fed) è cresciuto del 6,3% annuo come in
aprile mentre il Core Pce Price Index (al netto di alimentari ed energia) è salito
del 4,7% annuo, contro il 4,9% di aprile.

La Borsa di New York ha chiuso l’ultima seduta del mese di giugno in calo. Il
Dow Jones ha perso lo 0,82%, l’S&P 500 lo 0,88%, mentre il Nasdaq
Composite è sceso dell’1,50%. Listini azionari ancora penalizzati dai timori su
inflazione e possibile recessione innescata dal rialzo dei tassi da parte della
Fed.

Tra i titoli in evidenza Walgreens Boots Alliance -7,27%. Il distributore
farmaceutico ha chiuso il terzo trimestre con un utile netto di USD 289 mln, in
netto calo rispetto a 1,2 mld dello stesso periodo di un anno prima.
RH -10,55%. Il rivenditore di mobili di alta gamma ha rivisto al ribasso le stime
su ricavi e margini operativo per l’esercizio 2022.


Unknown's avatar
Redazione

La redazione di Fondi & Sicav è un team di esperti e appassionati di finanza, specializzati nell’analisi e nell’approfondimento di fondi comuni, SICAV e strumenti di investimento. Con un approccio chiaro e aggiornato, forniscono contenuti di qualità per guidare i lettori nelle scelte finanziarie più consapevoli.