Apertura negativa per le borse europee. In Giappone l’attività comparto servizi torna ad espandersi. Cambio Eur/Usd a 1,1036
Aggiornamento sui mercati a cura di UniCredit
Apertura negativa per le borse europee, con Piazza Affari, che registra un calo dello 0,16% nelle prime battute della seduta. In negativo alcuni titoli del listino, tra cui A2A, Campari, CNH, Enel, FCA, Italgas, Nexi, Recordati, Ferragamo, Saipem, Snam, Telecom Italia, Tenaris e Terna. In positivo Amplifon, Banco Bpm, Bper Banca, Intesa, Leonardo, Mediobanca, Prysmian e STM. Bilanci 2019: Bper Banca, Creval. Trimestrali Europa: BNP, Daimler, Glaxosmithkline, Infineon
A2A (EUR 1,824): secondo quanto riportato da Repubblica, la utility potrebbe acquistare ulteriori azioni di Ascopiave e annunciare entro fine febbraio un’alleanza con le società di servizi di Verona e Vicenza. Questo darebbe ad A2A più forza per eventualmente proporre un joint venture nella distribuzione del gas all’utility veneta;
Astaldi (EUR 0,538): il gruppo di costruzioni ha comunicato ieri sera che il proprio portafoglio ordini al 31 dicembre 2019 superava a i EUR 6,5 mld, in linea con le stime contenute nel piano concordatario, con un incremento di valore di oltre EUR 900 mln nel corso dell’anno;
Mediaset (EUR 2,395): l’assemblea straordinaria di Mediaset Espana è chiamata a votare le modifiche allo statuto di MediaforEurope, già approvate in Italia;
Telecom (EUR 0,4918): la tlc ha nominato Federico Rigoni Chief Revenue Officer a diretto riporto dell’AD Luigi Gubitosi. Rigoni prende il posto di Lorenzo Forina, che lascia il gruppo nell’ambito di una più ampia riorganizzazione della struttura commerciale;
Wall Street ha chiuso la seduta di ieri in forte rialzo. A conclusione della giornata di scambi, infatti, il Nasdaq 100 ha messo a segno un balzo del 2,28%, a 9.334,06 punti, chiudendo così sui nuovi massimi storici. Forti rialzi anche per il Dow Jones, +1,44% a 28.807,63 punti e l’S&P 500, +1,50% a 3.297,59 punti. Al New York Stock Exchange, nel settore dei dispositivi per l’ortopedia, i titoli della Zimmer Biomet Holdings, Inc. hanno guadagnato il 5,56% dopo che la società ha chiuso il quarto trimestre fiscale del 2019 con utili e ricavi oltre le attese. Sul tabellone elettronico del Nasdaq, nel settore dell’e-commerce, le azioni della eBay Inc. hanno piazzato un rally dell’8,78% dopo che, in accordo con quanto è stato rivelato dal Wall Street Journal, la Intercontinental Exchange Inc. potrebbe lanciare un’offerta per acquisire la società di aste online. Sempre al Nasdaq, ma nel settore Internet, i titoli della Alphabet Inc. hanno perso il 2,62% dopo che ieri la società ha alzato il velo su una trimestrale con utili oltre le attese ma con un fatturato al di sotto delle previsioni di consenso. A mercati USA chiusi, spicca la trimestrale di Walt Disney, il cui direttore finanziario ha dichiarato che sugli utili operativi del secondo trimestre peseranno le chiusure dei parchi a tema di Hong Kong e Shanghai, a causa del coronavirus; la perdita attesa è di USD 175 mln. Trimestrali: Genaral Motors, Qualcomm
Le Borse dell’area Asia-Pacifico sono in territorio positivo, con l’indice Nikkei 225 della borsa di Tokyo ha chiuso la sessione in rialzo dell’1,02%, a 23.319,56 punti. La borsa di Shanghai ha guadagnato l’1,25%, mentre Hong Kong sta andando alla chiusura con un rialzo dell’1,05%. Sullo sfondo, la paura per quello che sarà il reale impatto del diffondersi del coronavirus sull’economia cinese e globale.
Cambi: Eur/Usd a 1,1036. Il dollaro mantiene i guadagni sullo yen sulla speranza che le misure messe in campo dalla Cina possano contenere la diffusione del coronavirus.
Commodities: petrolio Wti a USD 49,75. Prezzi in netto rialzo sulla scia delle valutazioni dell’Opec su nuovi tagli alla produzione per controbilanciare gli effetti dell’epidemia di coronavirus.
Obbligazionario: il Bund future segna stamane un calo di 3 tick a quota 174,50 mentre lo spread Btp/Bund 10y è a 134 pb, con il tasso del Btp decennale che rende il 0,927% (Aprile 2030).
Macroeconomia: questa mattina verrà diffuso l’indice Pmi servizi di Italia, Francia, Germania, Spagna ed Eurozona relativo al mese di gennaio, mentre nel pomeriggio, dagli Stati Uniti, giungeranno il sondaggio Adp sui nuovi occupati, la bilancia commerciale e l’indice Ism non manifatturiero.
Cina: l’indice Pmi del settore servizi di gennaio, è sceso a 51,8 dai 52,5 punti di dicembre, mostrando un rallentamento per il secondo mese di fila.
Giappone: a gennaio, l’attività del comparto servizi è tornata a espandersi, con la lettura finale del Pmi servizi che è salita a 51,0 dal 49,4 precedente.
Redazione
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