Il team di JP Morgan AM analizza lo stato attuale dell’economia britannica, esaminando le misure attuate dalla Banca d’Inghilterra per bilanciare inflazione e crescita, e le ripercussioni sui Gilt

 

 

La crescita debole e l’inflazione elevata nel Regno Unito hanno minato la fiducia degli investitori. Di conseguenza, i Gilt britannici con scadenze diverse sono stati generalmente scambiati a premio rispetto all’anno scorso e ad altri mercati quali Stati Uniti ed Eurozona.

 

Gli investitori stanno considerando con molta attenzione le eventuali conseguenze che la presentazione della legge di bilancio potrebbe avere sui titoli di stato britannici. I mercati dei Gilt hanno recuperato terreno dopo che la Cancelliera, Rachel Reeves, ha cercato di rassicurare gli investitori obbligazionari in vista della manovra finanziaria. 

 

In un contesto in cui, su scala globale, le emissioni di debito sono costantemente elevate e in cui le Banche Centrali stanno venendo meno al ruolo di principali acquirenti, la credibilità diventa un fattore cruciale per gli investitori.

 

La domanda strutturale di Gilt nel Regno Unito è calata, soprattutto sulle scadenze più lunghe, rendendo il Paese più dipendente dagli investitori stranieri che oggi rappresentano il 30% circa del mercato, una percentuale di gran lunga superiore alla media registrata in altre economie avanzate. Un approccio credibile alla riforma della spesa pubblica e misure mirate per ridurre gli oneri su imprese e famiglie rafforzerebbe l’interesse per i titoli di stato britannici.

Quali scadenze privilegiare?

 

L’attuale posizionamento privilegia fortemente posizioni lunghe nel segmento a breve termine della curva dei rendimenti, con incrementi significativi delle esposizioni dopo la diffusione dei dati sull’occupazione a metà ottobre. Questo trend si è intensificato in seguito al calo dell’Indice dei Prezzi al Consumo e alla percezione di un atteggiamento più accomodante da parte della Bank of England.

 

Al contrario, il posizionamento sulle scadenze più lunghe è stato più articolato. Per i Gilt decennali e trentennali la domanda da parte degli investitori istituzionali è stata vigorosa. Tuttavia, altri investitori rimangono cauti in vista della prossima manovra di bilancio, soprattutto dopo il recente annuncio di un ridimensionamento maggiore del previsto delle previsioni sulla produttività del Regno Unito.

 

Cosa significa per gli investitori obbligazionari?

 

A nostro avviso la Banca d’Inghilterra potrebbe avviare un ciclo di riduzione dei tassi più corposo di quanto il mercato non sconti al momento. Sebbene la legge finanziaria possa incidere sensibilmente sulle prospettive dei Gilt, dai primi segnali si evince che il governo preferisce aumentare le tasse e ridurre la spesa, rendendo i Gilt interessanti alle valutazioni attuali. 

 

 


Unknown's avatar
Rocki Gialanella

Laurea in Economia internazionale presso l’Università degli Studi di Napoli ‘Federico II’. Ho abbracciato il progetto FondiOnline.it nel 2001 e da allora mi sono dedicato allo sviluppo/raggiungimento del target che ci eravamo prefissati: dare vita a un’offerta informativa economico-finanziaria dal linguaggio semplice e diretto e dai contenuti liberi e indipendenti. La storia continua con FONDI&SICAV.