Oggi ci saranno importanti pubblicazioni economiche in Europa e negli Stati Uniti. Aggiornamento sui mercati a cura di UniCredit

La replica di Jerome Powell alla Commissione finanze della Camera non sarà così importante come quella di ieri al Senato, mentre le parole della governatrice BCE Christine Lagarde alle 11:00 saranno molto attese. In Germania, la produzione industriale è aumentata del 3,5% m/m a gennaio, superando le attese, ma le vendite al dettaglio sono diminuite del -0,3% m/m. Anche l’Italia pubblicherà i dati sulle vendite al dettaglio di gennaio alle 10:00, con una previsione di contrazione. L’Eurozona pubblicherà il PIL per il quarto trimestre del 2022 alle 11:00, con una previsione di rallentamento a +1,9%. Dagli Stati Uniti, alle 14:15 saranno pubblicati i dati ADP sull’occupazione, con una previsione di 200.000 posti di lavoro, insieme alla bilancia commerciale attorno ai 68 miliardi di dollari e alle scorte di petrolio a 395 milioni di barili.

Apertura Borse europee al ribasso.

Avvio di contrattazioni negativo ma senza drammi, sulla scia di Wall Street, per le Borse europee, che potrebbero vedere peggiorare la situazione nel corso della mattinata, in dipendenza da ciò che dirà Christine Lagarde. In controtendenza Telecom Italia, Iveco, Unicredit e Banco Bpm. Oggi in uscita i risultati di Diasorin.

Chiusura Borse asiatiche al ribasso.

Solo il Nikkei strappa un rialzo in un panorama asiatico deficitario e su cui pesano in questo momento tre fattori: l’aumento delle tensioni tra Stati Uniti e Cina, la delusione per i dati sulle importazioni cinesi, in calo oltre le attese, le parole di Jerome Powell che ha promesso rialzi dei tassi di interesse oltre le previsioni dei mercati.

Chiusura Wall Street in negativo.

I timori mostrati in apertura di seduta ieri da Wall Street, in vista dell’audizione di Jerome Powell al Senato USA, si sono trasformati in realtà e hanno portato a una chiusura in più netto ribasso. I tassi di interesse saliranno e ora potrebbero arrivare al 5,75%, contro i 5,25% stimati (o sperati) a inizio anno. La nuova cruda realtà per i listini azionari ha colpito soprattutto i tecnologici, anche se non si è trattato di una discesa disordinata. Sotto osservazione Meta Platforms, sull’indiscrezione di nuovi licenziamenti, dopo quelli annunciati il mese scorso, per rispettare i parametri finanziari.

Obbligazionario.

Se la Fed riaccellera sula restrizione monetaria, la BCE cosa farà? Con questa domanda in testa i mercati obbligazionari hanno visto accelerare al rialzo i rendimenti, in particolare sulle scadenze brevi.

Euro Dollaro a 1,054.

Nella sfida tra i banchieri centrali Powell ha segnato un punto per il dollaro, in rialzo ieri. Oggi toccherà a Lagarde rispondere. Vedremo se l’euro colmerà il divario accumulato ieri. Una lotta che non fa piacere alle Borse e che per ora mette nell’angolo le altre valute, in particolare lo yen e il dollaro australiano dopo le parole miti del governatore della RBA Lowe.

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Redazione

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