Inchiesta Fondi&Sicav sui titoli di Stato dell’Eurozona

 

L’agenzia Fitch tagliato il rating della Francia da AA a AA-, a causa dell’instabilità politica e dell’alto livello di spesa pubblica. Dopo il declassamento del debito francese è cresciuta la tensione sui mercati.

Per questo, nella nostra ultima inchiesta, abbiamo chiesto ad alcune società del risparmio gestito quali sono le loro preferenze in termini di scadenze, duration e affidabilità creditizia dei Government bond dell’area euro.

L’approccio adottato dai gestori intervistati è perlopiù selettivo ma costruttivo sui titoli di Stato dell’Eurozona. La loro preferenza va ai Paesi periferici: Italia, Spagna e Portogallo. In particolare, l’Italia è percepita come più stabile rispetto al passato. Le scadenze consigliate sono quelle tra cinque e dieci anni.

L’inflazione, a detta di molti, non è stata del tutto sconfitta. In questa fase di mercato quanto è importante detenere all’interno dei portafogli titoli di stato inflation linked dell’area Euro?

La maggioranza dei gestori mantiene una quota strategica di obbligazioni indicizzate all’inflazione all’interno dei portafogli, in particolare nelle scadenze intermedie o lunghe. I titoli inflation-linked italiani e spagnoli offrono spread più elevati, buona liquidità, ripidità della curva e prospettive di carry/rolldown interessanti.  Non tutti sono d’accordo, però. Per qualche gestore i bond inflation-linked sono marginali o non prioritari.

 

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Redazione

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