Apertura negativa per le Borse europee. In giugno la fiducia dei consumatori è calata in Olanda a -50 pts da -47 pts di maggio. Derivati sul greggio in netto ribasso. Aggiornamento sui mercati a cura di UniCredit
L’agenda macro di oggi, mercoledì 22 giugno, prevede la lettura dell’inflazione
britannica di maggio. Da seguire anche l’audizione semestrale (prima giornata)
del presidente della Fed, Jerome Powell, al Senato; il giorno successivo la
testimonianza avverrà anche di fronte alla Camera. Tornando al calendario di
mercoledì sotto i fari la fiducia dei consumatori della zona euro e i discorsi di altri
esponenti della Fed (Evans, Barkin, Harker).
Sul versante europeo, secondo quanto comunicato dall’Office for National
Statistics (Ons, l’ente statistico di Londra), in maggio l’inflazione è cresciuta in
Gran Bretagna al 9,1% annuo dal 9,0% di aprile (7,0% in marzo), in linea con il
consensus. Su base mensile l’indice dei prezzi al consumo è salito dello 0,7%
contro il 2,5% precedente (1,1% in marzo) e lo 0,6% stimato dagli economisti.
L’indice core è invece aumentato del 5,9% annuo (6,2% in aprile) e dello 0,5%
sequenziale (0,7% il precedente incremento). Inoltre, secondo quanto
comunicato dall’Ons, in maggio i prezzi alla produzione in input sono balzati in
Gran Bretagna del 22,1% annuo contro il 18,6% di aprile (19,2% in marzo) e il
19,4% del consensus. Su base mensile l’indice dei prezzi alla produzione in input
è salito del 2,1% contro l’1,1% precedente (5,2% in marzo). I prezzi alla
produzione in output sono invece cresciuti del 15,7% annuo contro il 14,0% di
aprile (11,9% in marzo) e il 14,7% stimato dagli economisti. Su base sequenziale
il progresso è stato dell’1,6% contro il 2,3% precedente (2,0% in marzo). Sempre
in Europa, secondo quanto comunicato dal Centraal Bureau voor de Statistiek
(Cbs, l’Ufficio centrale di statistica olandese), in giugno la fiducia dei
consumatori è calata in Olanda a -50 pts da -47 pts di maggio (-48 pts in
aprile), consolidandosi sui minimi storici da quando nel 1986 si era iniziato a
elaborare la statistica. L’indice rimane ovviamente sotto alla media di -9 pts degli
ultimi 20 anni. Sempre in Olanda, secondo quanto comunicato dal, l’Ufficio
centrale di statistica dei Paesi Bassi, in aprile la spesa dei consumatori è balzata
in Olanda del 14,8% annuo, in accelerazione rispetto all’11,2% di marzo (13,4%
in febbraio). Si tratta della tredicesima espansione consecutiva dopo una striscia
negativa durata 13 mesi.
Il cross euro/dollaro vale 1,0485 in calo di 0,29%, mentre il cambio euro/yen si
attesta su 143,11 in calo dello 0,66% e il cambio usd/jpy scambia a 136,22 in
calo di 0,29%.
Derivati sul greggio in netto ribasso stamane. Il futures sul Brent perde il
4,48% a USD 109,51 il barile, mentre WTI Usa scende del 5,02% a USD 111,02.
Stamane il Bund future ha aperto a 144,23 il Btp future a 119,07. Lo spread
Btp/Bund riparte da 209 pts, con il rendimento del nostro Btp decennale al
3,779%.
Apertura negativa per le borse europee, con Piazza Affari che perde oltre due
punti percentuali. Negativi i titoli bancari. In ribasso, anche, Saipem, Tenaris,
CNH Industrial, Iveco Group e Stellantis.
Azionariato asiatico negativo stamane con il Nikkei 225 della borsa di Tokyo
in ribasso dello 0,37%, Hong Kong del 2,30%, Shanghai dell’1,20%, Seoul del
2,74%, mentre Sidney ha perso lo 0,23%. Dopo un avvio d’ottava in netto
recupero per Wall Street, alla riapertura degli scambi sui mercati asiatici la
tendenza ha virato decisamente in negativo, ancora per i timori legati
all’elevata inflazione e ai rischi di una recessione globale. Il clima ribassista è
confermato dal declino intorno all’1,50% dell’indice Msci Asia-Pacific,
Giappone escluso.
La Borsa di New York ha chiuso la seduta, dopo il lungo week end (lunedì Wall
Street è rimasta ferma per festività), in deciso rialzo. Il Dow Jones ha
guadagnato il 2,15%, l’S&P 500 il 2,45%, mentre il Nasdaq Composite è
salito del 2,39%.
Positivi tutti i principali indici settoriali. Sugli scudi in particolare il comparto
energetico.
Tra i titoli in evidenza Spirit Airlines +7,89%. JetBlue ha migliorato l’offerta
per l’acquisto della compagnia aerea a 33,50 dollari per azione.
Kellogg Company +2%. Il colosso alimentare del Michigan ha annunciato
l’approvazione da parte del board della separazione in tre distinte società
quotate. La principale sarà Global Snacking, con ricavi superiori agli USD 11
mld, che comprenderà a livello internazionale i business di snack, cereali e
noodle (pasta), insieme ai prodotti surgelati per la colazione in Nordamerica.
North America Cereal raggrupperà invece le sole attività nei cereali in Usa,
Canada e Caraibi. E infine Plant, con prodotti vegani e vegetariani e sostituti
della carne. Per quest’ultima verranno valutate tutte le opzioni strategiche
disponibili, compresa una vendita
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