Fitta di appuntamenti l’agenda finanziaria odierna, che prevede tra l’altro la
riunione dell’Opec+ a Vienna ma anche il nuovo intervento del numero uno
della Fed, Jerome Powell. Tra i dati macro, da segnalare le vendite al dettaglio
e il tasso di disoccupazione di gennaio in Eurozona, negli Stati Uniti le nuove
richieste settimanali di sussidi alla disoccupazione, la revisione del costo lavoro e
produttività del 4Q e gli ordini industriali di gennaio.

In Giappone migliora il morale dei consumatori in febbraio, con l’indicatore che
sale a 33,8 pts dai 29,6 di gennaio.

Mentre si aggrava la situazioni contagi in Italia, secondo fonti Reuters sarebbe
in arrivo la settimana prossima il nuovo decreto denominato “sostegno” che si
propone di rifondere i danni causati dalle strette dall’ultimo Dpcm, con uno
schema del nuovo pacchetto di stimolo da EUR 32 mld, in cui si dovrebbe
estendere il blocco dei licenziamenti introdotto per la prima volta quasi un anno
fa. Molto probabile la prossima settimana una nuova chiusura delle scuole e la
ripresa della didattica a distanza, che scatterà laddove i contagi supereranno i
250 ogni 100.000 abitanti.

Dollaro sulle posizioni, poco distante dalla chiusura di ieri e in prossimità del
massimo da 7 mesi nei confronti dello yen. Seppure rientrata rispetto ai picchi
più recenti, la tensione sui rendimenti dei Treasuries continua a sostenere il
cambio in attesa della testimonianza di Powell, le cui parole potrebbero fornire
spunti direzionali al mercato secondario e a quello valutario. Euro/dollaro a
1,2060, dollaro/yen a 107,10 ed euro/yen 129,19.

Prosegue la risalita dei prezzi del greggio, con il mercato che scommette sulla
prospettiva che nella riunione odierna del gruppo Opec+ i Paesi esportatori si
impegnino a mantenere i tagli alla produzione. Il futures sul Brent guadagna lo
0,90% a USD 64,60 il barile, al Nymex il Wti Usa +0,80% a USD 61,80.

Stamane il Bund future marzo ha aperto in rialzo di 5 tick a 174,00, il Btp future
cede 3 bp a 149,96. Lo spread Btp/Bund riparte stamane da 105 pts, con il
rendimento del nostro Btp decennale allo 0,72%. Il secondario italiano ha
chiuso ieri in marcato ribasso una seduta contrassegnata da un’accoglienza
decisamente positiva, con un boom di richieste, del primo Btp green per EUR
8,5 mld a scadenza aprile 2045. Il mercato guarda con preoccupazione alla
risalita dei tassi in attesa del consiglio di politica monetaria Bce della prossima
settimana.

Apertura in calo per le borse europee sulla scia delle chiusure negative di
Wall Street ieri e delle borse asiatiche stamane, con i principali indici EU e
Piazza Affari che però contengono le perdite entro il mezzo punto percentuale
nelle prime battute. In calo i titoli bancari, Poste, Stm, Amplifon, Diasorin,
Ferrari, Leonardo, Moncler e Prysmian. In rialzo Enel, Inwit, Stellantis e Telecom.

Il balzo dei tassi sui Treasuries Usa ha affossato di nuovo Wall Street, a
discapito anche delle borse asiatiche stamane, con l’indice Nikkei 225 della
borsa di Tokyo che ha chiuso in calo del 2,13%, scivolando ai minimi da un
mese, Hong Kong e Shanghai cedono circa il 2%, Sidney -0,84%, Seoul –
1,28%.

Penalizzati ancora una volta i titoli hi-tech, maggiormente condizionati
in senso negativo dalla prospettiva di un aumento dei tassi e tra quelli
considerati più sopravvalutati dopo il boom del 2020. A Tokyo SoftBank Group
è crollata di oltre -5%; in Corea del Sud Samsung ha ceduto l’1,5%, il produttore di chip SK Hynix è scivolato del 4%, a Hong Kong le vendite hanno colpito soprattutto Tencent -3,8%, Meituan -7,57% e Alibaba -2,07%.

Wall Street ha chiuso negativa ieri, anche penalizzata dal dato sui nuovi posti
di lavoro del settore privato inferiore alle attese, con il Dow Jones che ha perso
lo 0,39%, S&P 500 -1,31% e Nasdaq Composite -2,70%. Dal Beige Book della
Fed emerge che nel periodo compreso tra gennaio e la metà di febbraio l’attività economica Usa è cresciuta in modo modesto, con un certo deterioramento del mercato immobiliare ed un quadro contrastato sul fronte inflazione. Forti vendite ieri sul comparto tecnologico.

Positivo il settore bancario e quello energetico. Tra i titoli in evidenza, la catena di fast-food Wendy’s -5,54% dopo aver diffuso una trimestrale sotto le attese. Il gruppo dei servizi IT Hewlett Packard +0,34% dopo risultati sopra il consensus.


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