High Yield bond, le cedole elevate offrono un buon livello di protezione dalla volatilità. A colloquio con Mike Della Vedova, Global High Yield Portfolio Manager, T. Rowe Price
Le obbligazioni ad alto rendimento stanno dimostrando una buona resilienza in un momento di maggiore incertezza sui mercati finanziari. A quali fattori attribuisce questa forza?
Le obbligazioni ad alto rendimento hanno effettivamente dimostrato una maggiore resilienza nelle recenti fasi di volatilità dei mercati rispetto al passato.
Ciò può essere attribuito a diversi fattori. Innanzitutto, il mercato high yield odierno è sostanzialmente diverso da quello di uno o due decenni fa.
La qualità creditizia media è migliorata, con una quota crescente di emittenti con rating BB e garantiti, e una quota in calo di emittenti con rating CCC e inferiore. Gli emittenti HY sono ora generalmente più grandi, con strutture di capitale e modelli di business più diversificati, il che rende questa asset class intrinsecamente più robusta nei periodi di volatilità.
Le obbligazioni high yield hanno in genere una durata più breve rispetto ad altre asset class a reddito fisso, il che le rende meno sensibili alle fluttuazioni dei tassi di interesse. Poiché i rendimenti dei titoli di Stato hanno rappresentato una fonte significativa di volatilità, le obbligazioni high yield hanno risentito meno dell’impatto grazie alla loro duration più bassa.
I fattori tecnici di mercato sono stati favorevoli. L’offerta rimane gestibile, mentre è tornata la domanda di questi titoli dopo un breve periodo di deflussi dopo il cosiddetto “Liberation Day”.
Questo equilibrio favorevole sostiene gli spread e la dinamica dei prezzi in un contesto di incertezza persistente. Inoltre, in un contesto di tassi in calo, l’high yield rimane uno dei pochi settori in cui gli investitori possono ancora ottenere rendimenti sostanziali.
Come abbiamo visto nell’ultima fase di volatilità dei mercati, le obbligazioni high yield hanno sovraperformato ampiamente gli indici azionari, nonostante venga loro attribuito spesso un “beta azionario”. Questa divergenza evidenzia il crescente riconoscimento da parte degli investitori delle obbligazioni high yield come valida opzione di investimento e diversificazione.
Ritiene che i rendimenti cedenti attuali offerti dalle obbligazioni di questa classe di attività possano essere considerati interessanti?
Sì, riteniamo che i rendimenti complessivi attuali offerti dal mercato high yield siano interessanti. Il contesto di alti tassi di interesse mantiene i rendimenti assoluti elevati, nonostante gli spread più ridotti, offrendo così solide opportunità di generazione di reddito. E storicamente l’income è stato la principale fonte di rendimento totale nelle asset class a reddito fisso.
Alcuni investitori sostengono che gli spread sono ridotti, e hanno ragione. Tuttavia, gli spread ridotti potrebbero riflettere il miglioramento strutturale della qualità del mercato HY nell’ultimo decennio con, ad esempio, un aumento delle obbligazioni con rating BB e delle emissioni garantite.
Le cedole elevate e il flusso di reddito offrono un certo grado di protezione dal ribasso nei periodi di volatilità e contribuiscono a migliorare i rendimenti attesi corretti per il carry. Questo è esattamente ciò che attrae gli investitori in titoli ad alto rendimento quando investono il loro capitale in questa asset class.
L’attuale rendimento del mercato obbligazionario high yield misurato dal yield-to-worst (rendimento nel caso peggiore) spesso supera le aspettative di rendimento azionario a lungo termine basate sulle attuali valutazioni degli indici azionari.
Storicamente, lo yield-to-worst è stato un indicatore affidabile dei rendimenti a medio termine. È importante sottolineare che le obbligazioni ad alto rendimento offrono rendimenti paragonabili a quelli attesi per le azioni con solo una frazione della volatilità azionaria, fungendo potenzialmente da diversificatore interessante in termini di rischio rispetto alle azioni.

Rocki Gialanella
Laurea in Economia internazionale presso l’Università degli Studi di Napoli ‘Federico II’. Ho abbracciato il progetto FondiOnline.it nel 2001 e da allora mi sono dedicato allo sviluppo/raggiungimento del target che ci eravamo prefissati: dare vita a un’offerta informativa economico-finanziaria dal linguaggio semplice e diretto e dai contenuti liberi e indipendenti. La storia continua con FONDI&SICAV.