A colloquio con Pierre Verlé, Head of Credit, Carmignac

La qualità complessiva delle obbligazioni high yield è migliorata negli ultimi anni, con circa il 50% che si colloca nel rating BB. Ritenete che questi livelli rendano l’asset class meno rischiosa in caso di recessione?

Il trend positivo dei rating è certamente un elemento favorevole per il rischio fondamentale dell’asset class, ma sarà mitigato dal forte riprezzamento dei costi di finanziamento negli ultimi due anni, quando i tassi risk free e gli spread si sono notevolmente ampliati.
Un normale emittente BB che potrebbe finanziarsi al 3-4% nel 2021, potrebbe dover pagare più del 7% oggi.
Questo aumento dei costi di finanziamento si ripercuoterà soprattutto sulle società che si trovano all’estremità inferiore della scala di rating. La combinazione di alti rendimenti all’emissione e di un’elevata leva finanziaria si tradurrà in bassi indici di copertura degli interessi. Se i profitti diminuiscono durante una recessione, questo porterà a una ripresa degli incidenti creditizi.
Ciò significa che l’asset class non è interessante per gli investitori? Riteniamo che in realtà sia più interessante di quanto non lo sia stata negli ultimi anni. Come abbiamo già detto, gli spread creditizi si sono ampliati e in genere compensano bene il rischio di default in tutti i settori. Questo vuol dire che il rendimento dell’asset class, aggiustato per l’aumento del tasso di default atteso, rimane interessante. E crediamo che gli abili bond picker possano costruire portafogli high yield davvero interessanti in questo momento.
Visti gli attuali livelli di rendimento offerti dagli HY bond, quali duration, settori e aree geografiche, tendete a privilegiare all’interno dei vostri portafogli?
Investiamo a livello globale, con particolare attenzione all’Europa occidentale, ma con un’esposizione significativa al resto del mondo sviluppato e ai mercati emergenti. Quando vediamo valore nell’asset class, come in questo momento, tendiamo ad aumentare la duration del nostro portafoglio, a parità di altre condizioni.
Le risorse naturali e i titoli finanziari sono i due settori più importanti dei nostri portafogli: entrambi hanno fondamentali solidi che tendono a migliorare in tempi di inflazione, hanno visto una certa diffidenza da parte degli investitori di recente, ma offrono interessanti premi di rischio.
Privilegiamo inoltre alcune tranche di CLO che combinano un basso rischio fondamentale, una remunerazione generosa e tassi variabili che proteggono dalla volatilità dei tassi d’interesse.
Stefania Basso
Laureata all'Università Statale di Milano, dal 2006 collaboro con Fondi&Sicav. Lunga esperienza nel settore del risparmio gestito come marketing manager presso Franklin Templeton Investments e J.P. Morgan Fleming Am a Milano e a Lussemburgo. Breve esperienza presso Lob Media Relations come ufficio stampa per alcune realtà finanziarie estere. In tutto il mio percorso professionale ho lavorato a stretto contatto con persone provenienti da diverse parti del mondo, che mi hanno permesso di avere un approccio dinamico e stimolante e di apprendere attraverso il confronto con realtà differenti.

